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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2011 alle ore 12:22.

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Nel mondo dei materiali da costruzione (piastrelle ceramiche per pavimentazioni e rivestimenti, sanitari, ma anche vetri, etc), c'è la richiesta di prodotti con prestazioni innovative che rispondono a diverse esigenze di impiego per la realizzazione di nuovi ambienti o edifici e per la riqualificazione di quelli esistenti. In questo ambito, è di assoluto rilievo la produzione di ceramiche superidrofobiche, attraverso la tecnologia Dry mat.

I materiali ottenuti con questa tecnologia sono estremamente repellenti all'acqua; sulla loro superficie, infatti, l'acqua scorre senza fermarsi, innescando un «naturale» meccanismo di pulizia con rimozione dello sporco, prevenzione dell'adesione di altri inquinanti, mantenendo inalterato nel tempo l'aspetto esteriore di pareti, facciate, etc.

Le superfici in grado di respingere l'acqua presentano, quindi, ridottissime necessità di pulizie periodiche, con risparmi significativi in termini di tempi, risorse umane ed agenti chimici o detergenti, e per questo possono essere considerate una novità a bassissimo impatto ambientale. La novità dell'idea è rappresentata, inoltre, dalla resistenza di tali materiali che sono destinati a durare nel tempo. La tecnologia sviluppata è in uno stadio avanzato, pronta per essere recepita dal mercato in modo da migliorare le attuali prestazioni dei prodotti in ceramica e accelerare l'apertura di nuovi mercati dove applicare le «super-ceramiche».

Perché è un'idea innovativa
Ad oggi non esistono sul mercato materiali ceramici con caratteristiche di repellenza all'acqua così spinte; i materiali attualmente prodotti presentano lo svantaggio di sporcarsi facilmente e richiedere una manutenzione costante. La tecnologia Dry mat è versatile e può essere sfruttata per la realizzazione di diverse categorie di materiali, aprendo nuovi scenari e nuove sfide sul mercato globale.

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