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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2011 alle ore 12:01.

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Samsung Galaxy NoteSamsung Galaxy Note

C'è molto di più di un semplice prodotto evoluto dietro al nuovo Samsung Note, un dispositivo che offre la connettività e la versatilità di uno smartphone Android con uno schermo che lo fa assomigliare più a un tablet che a un cellulare.

La casa coreana, colpita e infastidita dalla querelle legale con Apple che l'accusa di aver copiato l'iPad con la sua linea di tablet Galaxy, vuole dimostrare di possedere oltre alla poderosa capacità produttiva e alla tenacia che le ha permesso di diventare il numero uno fra i costruttori di cellulari, anche quella attitudine all'innovazione tipica dei leader.

Certo, come tutti i dispositivi ibridi, il Note offre il fianco al pericolo di non riuscire a ritagliarsi una propria identità nei confronti del consumatore. Tuttavia, il suo lancio nasce da un'attenta osservazione dell'utilizzo da parte degli utenti del tablet da 7 pollici, soprattutto nella sua sezione telefonica e dalle richieste del pubblico di mutuarne le principali caratteristiche su un modello dalle forme più tascabili.

In più sono state aggiunte nuove funzioni evolute. Una su tutte la presenza del pennino. Niente a che vedere, sia chiaro, con gli stilo che servivano a comandare i vecchi schermi resistivi, ma una penna capacitiva in grado di modulare fino a 120 diversi livelli di pressione aiutata da un sistema operativo che saprà distinguere il tocco di un'unghia da quello di un polpastrello o dello stesso stilo.

Dunque il Note è allo stesso tempo un progetto sperimentale (non si escludono altri modelli della famiglia) e un prodotto che intende aprire un nuovo segmento di mercato. È dotato di applicazioni business ma permette anche di giocare, di creare videostorie editando i clip girati con la videocamera da 8 Megapixel. È tuttavia difficile pensare che, con un prezzo di 699 euro, i più giovani possano essere considerati il target di riferimento. Sono altre le applicazioni sulle quali Samsung fa fede per lanciare il suo nuovo modello che non può correre il rischio né di rimanere un sistema chiuso né di offrire solo una manciata di app. Ecco perché entro Natale sarà pubblicata la S-Pen SDK, così che tutti gli sviluppatori possano produrre programmi da utilizzare con il pennino. Qui vedremo le reali potenzialità della nuova interfaccia che non sostituisce ma si aggiunge alla classica interazione touchscreen e alla tastiera virtuale tipica degli schermi capacitivi.

Nel contempo, l'azienda coreana punta alla possibilità offerta dalla sua penna di ottenere firme certificate e sta lavorando per serrare i tempi di lancio del servizio. Ciò permetterebbe di diffondere il suo dispositivo in quegli ambiti commerciali dove la firma certificata consente di velocizzare le procedure di sottoscrizione di un contratto. Si pensi alle attività di una forza vendita in grado di digitalizzare la compilazione di un modulo, la firma autografa, snellire le procedure di scambio dei flussi contrattuali e concludere una transazione davanti al cliente senza la necessità del supporto cartaceo e al risparmio di tempo e denaro che tale modalità consentirebbe. La firma viene apposta come su un foglio di carta, catturata e salvata elettronicamente, il contratto archiviato in pochi secondi e spedito alla controparte con posta elettronica certificata. Una risorsa professionale che potrebbe fare gola a tante aziende, aprendo alla casa di Seul un mercato non pattugliato dai concorrenti.

Samsung sceglie dunque di percorrere una nuova interessante via e con una mossa da leader tenta di scrollarsi di dosso l'etichetta di follower. Per sfruttare al meglio le doti tecnologiche del Note sarà però necessario non differire troppo l'aggiornamento del dispositivo alla versione Ice Cream Sandwich di Android (la 4.0).

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