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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2011 alle ore 16:30.

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Il portale di Trap.itIl portale di Trap.it

Si moltiplicano i progetti di frontiera per cercare informazioni su internet oltre Google. Sport, economia, cronaca, tecnologia sono alcuni argomenti esplorati da Trap.it, un "assistente personale" appena arrivato online, ma con una lunga storia. Deriva da un programma di ricerca alle radici di Siri, il software installato su iPhone 4S che esegue comandi vocali pronunciati dalle persone, senza dover scrivere con la tastiera. Entrambi provengono da Sri, un laboratorio all'avanguardia nato dall'università californiana di Stanford. Per esempio, imparano a migliorare i loro risultati attraverso le scelte dei loro utenti con formule di "machine learning".

Al momento a fare la differenza per Trap.it sono soprattutto i "trap", una sorta di contenitori: chi decide di registrarsi sceglie una parola e inizia una ricerca automatica per trovare testi, video, immagini collegati ai suoi interessi. Come se fosse una "trappola" capace di catturare le informazioni. Soprattutto, scandaglia internet a partire da cento fonti di qualità preselezionate, e poi amplia il suo raggio d'azione. Inoltre, apprende dai voti degli utenti: scelgono quali sono i link interessanti. In questo modo diminuisce nel tempo il "rumore" di risultati spazzatura. Arriverà all'inizio dell'anno prossimo anche con un'applicazione su iPhone e iPad: in seguito sbarcherà su Android. Alla sua fondazione hanno partecipato due ex manager di Cisco WebEx, Gary Griffiths e Hank Nothhaft. Trap.it non è l'unica iniziativa per capire in che modo può cambiare la ricerca online. Flipboard, Zite e Pulse, ad esempio, puntano sui social network: attraverso Facebook e twitter ricostruiscono una sorta di giornale personale aggiornato in tempo reale.

Altri progetti sperimentano strade alternative. Dall'Italia arriva Volunia.com, sviluppato da Massimo Marchiori, docente dell'università di Venezia e al Mit di Boston: durante la metà degli anni Novanta una sua lezione in California ha ispirato Larry Page, fondatore di Google con il collega di università Sergey Brin. Volunia non è ancora aperto agli utenti, ma promette di essere diverso da altre piattaforme finora arrivate su internet.

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