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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2011 alle ore 13:30.

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Sap investe 3,5 miliardi di dollari nel cloud comprando SuccessFactorsSap investe 3,5 miliardi di dollari nel cloud comprando SuccessFactors

Un investimento, interamente in contanti, da circa 3,5 miliardi di dollari e avente per oggetto la californiana SuccessFactors, software house specializzata nelle applicazioni in the cloud per la gestione delle risorse umane. L'acquisizione decisa da Sap per rafforzare la propria disponibilità di soluzioni di computing nella nuvola è di quelle che non passano certo inosservate. E non solo per l'entità della cifra – il controvalore pagato per azione, stando a quanto riportato dal New York Times, riconosce un premio agli azionisti del 52% rispetto al valore del titolo alla chiusura dei listini di venerdi – messa sul piatto dalla casa tedesca, che si aspetta di perfezionare l'operazione all'inizio del 2012.

La mossa di Sap è importante, questo per esempio il parere dell'analista di Forrester Research Paul Hamerman, perché conferma in modo inequivocabile la volontà del gigante degli Erp di giocare un ruolo da protagonista nel mercato dei software as a service (Saas). E questo benché oggi il contributo delle soluzioni erogate alle aziende in modalità cloud rappresenti una fetta marginale del suo business complessivo e nell'ordine del 2%, (un quinto delle entrate arriva invece dai software di mobility ereditati da Sybase e da quelli di real-time analytics Hana).
Il fatto di aver pagato una cifra molto elevata per SuccessFactors la dice quindi lunga sulle intenzioni della società di fare il salto di qualità in questo comparto, in special modo nel campo delle applicazioni per la gestione delle competenze e delle risorse umane, segmento accreditato da molti addetti ai lavori di notevoli potenzialità di crescita. Le motivazioni alla base dell'investimento non mancano, anche perchè gli asset che finiranno nelle mani di Sap, che lascerà piena indipendenza operativa alla società acquisita e a quanto sembra nominerà il chief executive officer di SuccessFactors Lars Dalgaard a capo delle sue operations in campo Saas, sono tutt'altro che trascurabili, vedi gli oltre 3.500 clienti e 15 milioni di utenti attivi (in 168 Paesi del mondo) che l'azienda di San Mateo può vantare nel suo portafoglio clienti. Stando a una stima elaborata da Bloomberg, il fatturato della compagnia dovrebbe inoltre toccare quota 502 milioni di dollari nel 2013, rispetto ai 332 milioni previsti per quest'anno.

Il ceo della casa di Walldorf, Bill McDermott, ha spiegato da parte propria come la crescita organica dell'azienda e delle sue attività resti il focus principale ma «nelle aree in cui si può innovare più velocemente mediante le acquisizioni è giusto agire in questa direzione». Con l'obiettivo, si è sbilanciato ancora McDermott, di aumentare di un miliardo di euro (1,34 miliardi di dollari) il giro d'affari di Sap nel 2015, quando l'obiettivo alla voce ricavi è fissato a quota 20 miliardi di euro.

L'affermazione del ceo apre quindi direttamente un nuovo fronte di sfida con Oracle, rivelando l'altro aspetto di fondamentale importante della scalata a SuccessFactors. Rispetto alla società di Larry Ellison, che in ottobre aveva annunciato l'acquisizione (da 1,5 miliardi di dollari, con un premio del 22% sul valore azionario) di RightNow, azienda specializzata in soluzioni di customer service basate su cloud, Sap ha approcciato il tema del computing a nuvola con meno decisione (e comunque da altri presupposti in termini di offerta all'utenza) ed è evidente che l'operazione di cui sopra sia espressione della volontà di accelerare per non rimanere troppo indietro rispetto a una concorrenza che comprende fra gli altri anche i nomi di Ibm e Microsoft. In ballo, del resto, c'è un mercato, quello dei servizi e delle soluzioni di computing a nuvola, che crescerà secondo Forrester Research dai 40,7 miliardi di dollari del 2011 ad oltre 241 miliardi nel 2020. Stime che fanno più o meno il paio con quelle elaborate da Gartner, secondo cui il giro d'affari passerà dai circa 68 miliardi del 2010 ai 149 miliardi previsti nel 2014.

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