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Questo articolo è stato pubblicato il 06 dicembre 2011 alle ore 17:00.

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L'Unione Europea si adopera per sanare lo spettro del digital divide e chiede aiuto ai cittadini per misurare, tramite uno strumento da collegare al modem o al router, l'effettiva portata della banda larga. Lo comunica sul suo blog Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea e commissario per l'Agenda digitale, responsabile del settore media, IT e telecomunicazioni. La necessità è quella di diffondere la banda larga in Europa e, per farlo, occorre che vi siano dei dati attendibili e quantitativamente corposi per analizzare le prestazioni offerte dai vari ISP sui quali grava – almeno in parte – il sospetto di promettere ai clienti velocità di trasmissione insostenibili.

Il progetto è realizzato in collaborazione con la SamKnows, azienda che offre un software per l'auto-misurazione della banda; per partecipare basta compilare il modulo all'indirizzo. Nei 27 paesi dell'Unione Europea più la Croazia, l'Islanda e la Norvegia, al campione rappresentativo verrà inviato un dispositivo, il SamKnows Whitebox, da collegare al proprio modem o router.

Le misurazioni avverranno in modo trasparente quando la banda non è in uso, al fine di avere dati nitidi e ineccepibili. Uno dei problemi, scrive Neelie Kroes, è che spesso il servizio che acquistiamo dalle compagnie telefoniche non corrisponde alle prestazioni effettive. Viene pubblicizzata una connessione fino a 7 Megabit al secondo ma si tratta di un valore "best-effort", raggiungibile solo in occorrenza di specifiche condizioni che, spesso, non si verificano. Neppure i valori minimi (che secondo la legge Bordoni, in Italia, devono essere di 2,1 Megabit) vengono rispettati, lasciando spesso i consumatori finali in condizioni che, se denunciate ai gestori, vengono di norma archiviate come problemi imputabili all'utente e non alla linea stessa. Un primo test può essere effettuato da ognuno navigando sul sito e, nel caso il valore restituito fosse inferiore a 2,1 Megabit, ci si può rivolgere all'AGCOM previa compilazione del "modello D", il cui download può essere effettuato direttamente dal sito e che va inoltrato all'indirizzo denunce

Questa presa di posizione dell'Unione Europea è apprezzabile ma non ancora completa. Se da una parte è necessario che gli utenti finali acquisiscano maggiore fiducia nel digitale, affinché sia possibile compattare e costruire i nuovi servizi dell'omonima era, dall'altra parte vi è ancora la necessità di estendere questo tipo di controlli anche alla banda mobile, in Italia sempre più vicina al collasso e tuttavia determinante per usufruire di servizi online anche fuori dalle mura domestiche o professionali.

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