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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2011 alle ore 19:42.

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I computer a tavoletta in azienda sono sempre più diffusi. E questo grazie a una convergenza di fattori: la popolarità dell'iPad, oggi il tablet di gran lunga preferito da manager e professionisti (lo dicono varie indagini di mercato), il fenomeno della consumerizzazione dell'It, la diffusione dei servizi cloud, l'esigenza sempre più spinta di mobilità e flessibilità degli addetti.

Il mercato professionale dei tablet è comunque solo all'inizio e a giocarsi un business che promette di crescere esponenzialmente nei prossimi due anni ci sono anche i produttori che hanno cavalcato la piattaforma Android (Samsung in testa) e quelli che invece sembrano aver puntato decisamente su Windows (Hewlett Packard e Dell).
Fra i primi c'è anche Cisco, che nell'arena delle tavolette per le imprese è entrata lo scorso agosto con il lancio (anche in Italia) del Cius. E dall'azienda californiana è arrivata nei giorni scorsi una dettagliata presa di posizione sui progetti futuri in questo segmento. Stando a quanto precisato da Chuck Fontana, direttore del product management di Cisco per i tablet, saranno almeno due le "new entry" previste per il 2012.

Un modello sarà sicuramente equipaggiato con uno schermo da 10 o 11 pollici ed il suo lancio è previsto entro i primi sei mesi dell'anno prossimo. La seconda novità riguarderebbe invece un prodotto più compatto, con display da 3,5 o 5 pollici, comunque in grado di abilitare - come l'attuale Cius in commercio - l'accesso alle soluzioni di desktop virtuale in ambiente Windows (grazie a specifici software di virtualizzazione di VMware e Citrix) e di collaborazione aziendale (per esempio Quad, tool disponibile anche per iPad e iPhone).

La scommessa sui tablet in casa Cisco sembra avere quindi avuto buoni riscontri – si parla di circa 1.000 aziende che hanno investito sul tablet, alcune delle quali acquistando alcune centinaia di unità ciascuna e una addirittura 1.500 per dotare la propria forza vendita – e comunque in linea con le aspettative della compagnia. E questo anche grazie al fatto che i Cius sono stati proposti sul mercato non come prodotti "stand alone" ma come parte integrante di un esteso pacchetto di soluzioni per la comunicazione aziendale, comprendente i servizi di teleconferencing (TelePresence) e di unified communications (WebEx).

Sul fronte delle piattaforme, la strategia della società appare molto chiara. Cius è basato su Android (versione 2.2 Froyo, cui fa pendant un processore Intel "Moorestown") e Android (nella release 4.0 Ice Cream Sandwich) rimarrà il software su cui saranno sviluppati i nuovi modelli. Escluso, quindi, e la conferma arriva direttamente dall'executive del produttore, qualsiasi approccio verso Windows 8. Quanto al fattore costi, il Cius è a listino negli Usa a 725 dollari, Cisco deve trovare solide argomentazioni per convincere le aziende a scegliere il suo prodotto (per quanto molto specifico in termini di funzionalità e utilizzo) rispetto a un iPad la cui versione base è venduta a 499 dollari o un PlayBook che Research in Motion oggi propone in promozione in Nord America (per stimolare una domanda finora deludente) sotto i 200 dollari.
Una di queste argomentazioni si chiama Lte: una versione del Cius in grado di operare sulle reti mobili di quarta generazione (l'attuale è dotato solo di connettività Wi-Fi) sarà prossimamente distribuita negli Usa da Verizon Wireless.

Sui tablet, ed esclusivamente sul lato applicativo, si sta intanto muovendo decisamente anche Ibm. Il colosso di Armonk ha infatti reso disponibili diverse applicazioni di social collaboration di taglio enterprise progettate ad hoc per essere utilizzate dagli addetti aziendali che dispongono di iPad, iPhone, BlackBerry e dispositivi mobili Android. La promessa che Big Blue fa ai responsabili It è in buona sostanza quella di poter distribuire applicazioni– come LotusLive Meeting o Sametime, programmi di messaggistica e comunicazione unificata - che si interfacciano direttamente e in modo sicuro con i sistemi aziendali e rendere più facile l'utilizzo dei tablet per attività legate al business.

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