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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2011 alle ore 13:59.

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La quota di mercato di Apple nei tablet sarà anche scesa fino alla soglia del 60% (i dati sono di Idc relativi al terzo trimestre 2011) ma a Cupertino possono lecitamente dirsi soddisfatti di un altro parametro non meno importante, e cioè quello che riguarda la soddisfazione degli utenti. Secondo una nuova ricerca del Software Usability Research Laboratory della Wichita State University, infatti, chi possiede un iPad è nell'84% dei casi molto contento della propria scelta di acquisto, il 62% ritiene la tavoletta della Mela un prodotto eccellente, il 21% lo definisce buono e il 10% lo esalta al rango di "best imaginable" device. Solo il 2% lo boccia come povero e un altro 2% lo etichetta come orrendo. Giusto per completare il quadro dell'indagine, il 46% degli utenti censiti ha dichiarato di avere fra 21 e 60 apps installate sul proprio iPad e oltre il 90% ha assicurato di navigare in Rete dalla tavoletta ogni giorno.

Che significato hanno queste percentuali? Innanzitutto ribadiscono un dato di fatto: Apple ha realizzato un prodotto il cui gradimento presso i consumatori è molto elevato. In secondo luogo aprono il fronte a quelle che potrebbero essere le evoluzioni a breve dell'iPad. Che, le indiscrezioni in tal senso sono all'ordine del giorno o quasi, potrebbe presentarsi sul mercato nel 2012 non solo nella versione di terza generazione tanto attesa ma anche in una veste mini. Con un prezzo di listino variabile dai 199 ai 399 dollari e con il compito di rimpiazzare a catalogo un prodotto che ha fatto la fortuna della casa di Cupertino come l'iPod Touch, le cui vendite sono in costante flessione.

Gli ultimi rumors, provenienti come spesso accade quando c'è di mezzo Apple dai costruttori di componenti asiatici, dicono che un iPad dotato di schermo da 7,85 pollici potrebbe vedere il mercato entro fine 2012. Se così fosse, una delle certezze di Steve Jobs in chiave tablet – i dispositivi a tavoletta con schermi inferiori ai 9 pollici, questo uno dei mantra del defunto Ceo, non possono offrire un'esperienza utente adeguata – verrebbe clamorosamente meno. Eppure ci sono valide ragioni che possono dare concretezza all'ipotesi del lancio di un iPad mini. Eccone, come ha scritto Bloomberg riportando un pezzo del blog tecnologico Gigacom, quattro.

La maggiore portabilità. Una tavoletta con display da sette pollici è indubbiamente più maneggevole e trasportabile di un modello da 10 pollici. Dentro casa o seduti a un tavolo di Starbucks l'iPad è perfetto ma negli spostamenti è "fisicamente" più ingombrante (e pesante) di un esemplare con form factor più contenuto e tale da poterlo infilare in una tasca della giacca.

L'avvento di due prodotti annunciati come best seller come il Nook Color di Barnes & Noble e il Kindle Fire di Amazon, entrambi basati su sistema operativo Android, dovrebbe quindi dare maggiore popolarità ai tablet da sette pollici, che oggi rappresentano una fetta irrisoria del mercato delle tavolette. Per una questione di portabilità e anche, se non soprattutto, per una questione di prezzi: agli occhi dei consumatori un device che costa dai 199 ai 249 dollari e che assicura l'80% delle funzionalità dell'iPad e costa il 40% in meno perché non dovrebbe essere più appetibile? Apple lascerà senza nulla fare alla concorrenza questa promettentissima parte di domanda? Difficile.

L'iPod touch è a fine corsa. Uno dei fattori che danno sostanza all'idea di un iPad mini è legata inoltre all'ormai residua vita del lettore multimediale di Cupertino. Gli smartphone offrono le peculiarità dell'iPod Touch e sono ormai ben pochi coloro che vanno ad acquistare questo device se già dispongono di un iPhone (per cui la banca di investimenti Susquehanna stima un venduto di 30 milioni di pezzi nell'ultimo trimestre) o un telefonino intelligente Android. Apple, oltretutto, non sta investendo più di tanto per far evolvere l'iPod Touch – quest'anno l'unico aggiornamento di prodotto è stato il lancio di un modello di colore bianco – ed è quindi plausibile che abbia già deciso di mettere prossimamente il lettore di musica e video fuori produzione prima e fuori catalogo poi.

E proprio l'assenza di un device nella fascia di prezzo fra i 200 e i 400 dollari, e siamo alla quarta ragione, giustificherebbe l'entrata in scena di un iPad mini con connettività Wi-Fi (il supporto delle reti 3G e 4g solo come opzione premium) e con prezzi di listino concorrenziali a quelli delle tavolette di Amazon e altri produttori Android.

Questo lo scenario possibile, e c'è chi ha già fissato una precisa data sul calendario per il lancio della tavoletta in formato bonsai: settembre 2012, nel corso dell'evento solitamente dedicato all'annuncio dei nuovi iPod.

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