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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2012 alle ore 18:07.

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Per una volta, l'Italia non fa eccezione al trend internazionale.
Facebook, social network e più in generale la tecnologia hanno cambiato negli ultimi mesi I rapporti tra le coppie. Tanto che l'Associazione Avvocati Matrimonialisti (AMI) ha calcolato che l'80% dei tradimenti vengono scoperti tramite SMS, e-mail, chat o contatti di Facebook.

Online, spiegano gli esperti, le conversazioni diventano facilmente corteggiamenti, mentre la tentazione di controllare il comportamento del proprio partner online si rivela spesso irresistibile. Anche se mancano statistiche ufficiali in quanto in Italia l'avvocato matrimonialista in carne e ossa resta il primo riferimento in caso di crisi coniugale, i professionisti si trovano quotidianamente ad avere a che fare con casi in cui il social network ci ha messo lo zampino.

Tanto che il matrimonialista Gian Ettore Gassiani ha pubblicato sul tema il libro "I Perplessi Sposi" (Aliberti Editore), un saggio che parla proprio dell'incidenza dei social network nella crisi di tanti matrimoni. «Anche in Italia i social network sono diventati una delle cause più frequenti di infedeltà coniugale e di separazioni e divorzi. Nel nostro Paese almeno il 20% delle crisi coniugali che arrivano in Tribunale sono causate da Facebook (80% del totale) e da Twitter (20%)», spiega l'avvocato.

Gassiani spiega che le infedeltà riguardano coppie di tutte le età, anche quelle sposate da trent'anni e più. «Facebook è virtuale solo all'inizio del rapporto ma è poi occasione di incontri veri e propri ( secondo il Centro Studi dell'AMI il 70% sono scappatelle, il 30% diventano storie durature e parallele). Spesso in Tribunale sono portate le prove di messaggi compromettenti scambiati sui social network», spiega l'avvocato.

Intanto, mentre fiorisce il commercio di software per risalire alla password del coniuge iscritto su Facebook o Twitter, Gassiani ricorda che nel Sud si tradisce su Facebook come nel Nord, «e questa è un'altra novità interessante».

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