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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2012 alle ore 08:17.

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di Luca Tremolada
Bellagail non ha scelto nickname più appropriato. Ha scritto un programmino che rende le donne del videogioco Skyrim più belle e lo ha pubblicato su internet in modo che chiunque possa migliorare la propria "esperienza" di gioco. Lo stesso ha fatto Isoku che ha scritto un codice per rendere più realistici torrenti e fiumi. Mentre Z4G4 si sta impegnando a portare in alta risoluzione le foglie e i sentieri. Solo sul forum TheNexus, si trovano duemila di questi file, quasi quattromila sono quelli sparsi su internet. Gli autori sono modders, programmatori che, senza scopo di lucro, si sono messi al lavoro autonomamente senza che nessuno glielo chiedesse per personalizzare un videogioco, solo per il gusto di farlo.
Era dai tempi di Counter Strike e Quake che non si assisteva a un tale entusiasmo. Con una pregiudiziale: allora, erano fine anni 90, l'epoca del modder, i giochi migliori erano su pc ed era anche più facile modificarli. Dieci anni dopo l'industria si è spostata sulla console, mettere mani ai giochi per Ps3 e Xbox 360 è diventato praticamente impossibile. Ai no pasaran del pc non restava che accontentarsi di pochi, pochissimi titoli all'anno. Con buona pace dei modder che rischiavano davvero di fare la fine dei veri modernisti. Fino a oggi. Non è chiaro di chi sia il merito di questo risveglio. Il tema è ampiamente dibattuto su riviste specializzate e forum. Certamente parte del merito va agli sviluppatori dei Bethesda Games Studios che hanno davvero creato l'ultimate (il definitivo) Rpg (Role player game). Trattasi di un gioco di ruolo di ambientazione fantasy talmente ricco da far impallidire i titoli del passato. Chi volesse non perdersi neppure una missione resterà incollato 300 ore. A fare cosa? Di tutto: hai completa libertà di scorrazzare nel mondo. Tra l'altro, la trama non è sconvolgente. Eppure, la reazione dei fan è stata maniacale e creativa. Come ai bei tempi dei primi World of Warcraft, sono comparse su Youtube le prime parodie. Fus Roh Dah ai più non dirà molto. Ma nella lingua dei Draghi è un'arma temibile che sbalza il nemico. Se provate a scriverla su Youtube troverete decine di video dalla famigliola che ha inventato un spruzzino chiamato Urla del drago per smacchiare a fondo i vestiti al lottatore di Wrestling, opportunamente doppiato che urla agli avversari Fus Roh Dah seminando caos. I fan hanno ricominciato a divertirsi, doppiando i loro avatar, pubblicando i video delle missioni più complicate, inscenando improbabili clip musicale a sfondo fantasy. Tutto in parte già visto ma con un'energia nuova. Come le enciclopedie che classificano personaggi e luoghi di Skyrim, i siti che collezionano le foto dei panorami e le guide sul matrimonio (a Skyrim ci si può anche sposare ndr). Qualcuno si è preso la briga di raccogliere tutte le aspiranti mogli di Skyrim in una guida, specificando dove trovarle e a che ora (ogni personaggio mosso dal computer ha abitudini precise: si sveglia a una certa ora, lavora e poi prima di andare a letto va all'osteria, ndr).
Chi è un habitué dei Morpg (giochi di ruolo online) non scoprirà nulla di nuovo. Ma scorrere su internet il remix di esperienze digital-ludiche getta luce sul perché il videogioco è davvero diverso dalle altre forme di intrattenimento come cinema, letteratura e musica. Qualcuno identifica questo fattore X in una forma di divertimento attivo che spinge gli utenti a personalizzare le proprie esperienze e a pubblicarle sul web. Altri credono che è nel Dna dei fan appropriarsi in qualche modo del prodotto culturale. Certamente la condivisione di questi contenuti è già parte di una economia sotterranea che appartiene solo ai videogame. Lo hanno capito subito i produttori di videogiochi. A gennaio Bethesda pubblicherà un kit ufficiale per "personalizzare" Skyrim. Allora, altro che 300 ore di gioco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l'evoluzione del fan
Le enciclopedie partecipate. Il miglior esempio? Lost. La serie tv su internet ha trovato decine di enciclopedie sul modello
di Wikipedia. Tanto da spingere gli autori a produrne una ufficiale.
Machinima. Tradotto: video realizzati con i motori di ricerca dei videogiochi. In questo caso: "The Elder Scrolls V: Minerim". Ovvero Skyrim realizzato con il motore di Minecraft. http://tinyurl.com/84c7e5z
Unbound. Oltre il libro collettivo. Proponi un'idea, i lettori la valutano e si decide come distribuirla: un esempio di organizzazione del pubblico attivo. Funzionerà?
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