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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2012 alle ore 21:13.

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Il primo orologio atomico, costruito più di 50 anni faIl primo orologio atomico, costruito più di 50 anni fa

Chi ha tempo non aspetti tempo. Così recita un proverbio antico quanto il mondo e presente in varie le lingue. Lo sanno tutti, meno i "signori del tempo". Sono gli esperti della International Telecommunication Union (ITU), riuniti dal 18 gennaio a Ginevra, dove dovevano decidere se affidare la misura del tempo agli orologi atomici o continuare a utilizzare il moto della Terra, come si fa dall'alba dell'umanità.

L'assemblea, oltre 150 i Paesi rappresentati, non ha deciso nulla, nonostante la questione sia in ballo da oltre dieci anni e l'istruttoria tecnica sia stata portata avanti in maniera ineccepibile. Tutto rinviato: si deciderà, a questo punto è lecito chiedersi se poi sarà vero, alla riunione plenaria del 2015. Nel frattempo supplemento di istruttoria, per la disperazione di chi lavora a livello tecnico da anni su questo problema.

Perché questa è una decisione "politica", con tutta evidenza. Il punto è semplicissimo: la Terra è stata finora un ottimo "orologio" primario. Il suo moto di rotazione, l'alternarsi del giorno e della notte ha guidato l'umanità per secoli. Ma da una cinquantina di anni a questa parte la tecnologia sa fare di meglio, il moto della Terra infatti è si regolare, ma non regolarissimo. L'asse di rotazione della Terra infatti trema un pochettino e ogni 16-18 mesi l'orologio-Terra scarta di un secondo rispetto alla media dei migliori orologi atomici che abbiamo, precisi entro un secondo ogni 30 milioni di anni!

Un secondo, una stupidaggine per noi comuni mortali. E che c'era bisogno di fare una riunione di 150 Paesi e discutere giorni per 1 secondo? Il fatto è che per la tecnologia moderna, ad esempio i GPS o i sistemi di trading finanziario, un secondo è una quantità enorme, basta pensare che possono passare, in questo attimo, migliaia e migliaia di ordini di compravendita nei computer che regolano ormai le Borse di tutto il mondo. Quindi , ora come ora, ogni anno e mezzo circa occorre risistemare tutti gli orologi di computer e simili. Facile a dirsi ma improponibile.

Gli Stati Uniti hanno sostenuto nel corso della riunione che andava buttato nel cestino il vecchio secondo calcolato sulla rotazione terrestre e adottato quello atomico. Sollevazione del Regno Unito, che perderebbe la supremazia di Greenwich. Canada, Giappone, Italia, Messico e Francia dalla parte degli Stati Uniti mentre la Germania, come la Gran Bretagna, voleva che il secondo "terrestre "rimanesse .

Alla fine, come spesso succede negli organismi internazionali, la decisione non è stata dettata da motivi tecnici ma politici in senso lato, e invece di "fermare gli orologi" e trovare la soluzione si è deciso di non decidere. "Si farà un supplemento di istruttoria sulle conseguenze di adozione del tempo misurato da orologi atomici rispetto al tempo astronomico, coinvolgendo anche tutte le organizzazioni che potrebbero avere qualcosa da dire, come quelle marittime o astronomiche" ci dice Felicitas Arias, responsabile della sezione Tempo del Bureau Internazionale di Pesi e Misure, dove si conservano i campioni di tempo, peso, lunghezza e così via.

Non lo dice ma si capisce che i tecnici sono un po' scoraggiati, dieci anni di istruttoria non sono bastati. La posizione del Regno unito che dice, cosa vera , che in mille anni i due tempi, civile e astronomico, si distanzierebbero di quasi un ora sembra molto debole e quasi una presa in giro al giorno d'oggi. In compenso se non adottiamo presto il tempo atomico il GPS dell'automobile, che lavora proprio sulle differenze di tempo, ci manderà in fosso invece che sulla strada giusta.

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