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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2012 alle ore 19:07.
La nuova frontiera degli ultraportatili, da qualche giorno, ha ufficialmente una seconda faccia. E l'ennesimo neologismo tecnologico. Agli ultrabook, piattaforma nata in casa Intel e grande protagonista all'ultimo Consumer Electronics Show di Las Vegas, ora fanno compagnia gli "ultrathin", una linea di prodotti che Amd ha concepito intorno ai processori Trinity quad core con tecnologia di processo a 32 nanometri. La storica guerra fra le due aziende californiane ha quindi preso sostanza anche nel segmento che molti analisti ritengono poter essere il fenomeno emergente dell'industria del computing e che potrebbe rubare spazi vitali di mercato ai tablet.
La risposta di Amd alla massiccia offensiva della rivale - Intel ha investito milioni e milioni di dollari per "sovvenzionare" i produttori che adotteranno i suoi chip - arriva probabilmente tardi ma ha dalla sua un elemento sicuramente non trascurabile, e che non è lo spessore (18 millimetri al massimo) che ne caratterizza il form factor bensì i costi. I primi notebook "ultrathin" in rampa di lancio per questa estate, questi almeno i tempi definiti a livello di roadmap, dovrebbero entrare a listino fra i 500 e i 600 dollari, circa 200 in meno dell'attuale prezzo medio della nuova generazione di portatili targati Intel.
Stando a vari addetti ai lavori le differenze in termini prestazionali fra le due piattaforme non dovrebbero nel complesso essere così marcate anche se a vantaggio di Amd gioca la presenza di un'unità grafica integrata (la Gpu Radeon Hd 7000) e il doppio plus della transcodifica video e del supporto della tecnologia DirectX 11. Certo è che il produttore di Sunnyvale ha fatto un salto in avanti rispetto alla precedente piattaforma Llano e che Intel, per contro, è ormai quasi pronta a calare l'asso "Ivy Bridge", la nuova piattaforma mobile in arrivo per la tarda primavera. Il gigante di Santa Clara ha già avuto per il progetto ultrabook le adesioni di nomi di peso come Acer, Asus e Lenovo (ma il portafoglio complessivo è destinato a salire oltre i 70 modelli, Amd ha messo in mostra il suo primo esemplare di "ultrathin" a firma Compal, uno dei più importanti Oem (Original equipment manufacturer) dell'intera industria dei pc e, stando alle solite indiscrezioni del caso, sta già lavorando tanto con le big taiwanesi (Acer e Asus) che con Hp.
In attesa dei primi annunci veri e propri (il Computex di Taipei in programma a inizio giugno sembra in tal senso l'occasione propizia), gli analisti non si fanno certo mancare costanti aggiornamenti sul mercato potenziale degli ultrabook. Da Juniper Research, per esempio, è arrivata giorni fa indicazione che le vendite dei portatili voluti da Intel cresceranno ad una velocità tre volte superiore a quella dei tablet nell'arco dei prossimi cinque anni. Lo scenario di domanda dei computer da viaggio del 2016 dovrebbe seconda la società di ricerca il seguente: 253 milioni di pc a tavoletta e 178 milioni di ultraportatili, cui darà una grossa mano anche l'avvento di Windows 8. Ma il nuovo sistema operativo di Microsoft, è più lecito supporre, salirà a bordo anche degli "ultrathin". E se questi prendessero il posto degli ormai "vecchi e vituperati" netbook?
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