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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2012 alle ore 14:30.

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Google, premi fino a un milione di dollari per mettere alla prova la sicurezza di ChromeGoogle, premi fino a un milione di dollari per mettere alla prova la sicurezza di Chrome

Difendere la sicurezza su internet con premi fino a un milione di dollari: Google ha annunciato una competizione per trovare errori e varchi nel suo software per navigare online, Chrome. È una gara rivolta ai talenti della programmazione informatica, chiamati anche "hacker". E da non confondere con i "cracker", i criminali che attaccano siti web. In questo modo può mettere alla prova le sue difese: finora ha assegnato 300mila dollari in ricompense per la segnalazione di punti vulnerabili. E da poco Chrome è arrivato anche su cellulari con sistema operativo Android, ma a partire dalla versione "Ice Cream Sandwich", l'ultima appena varata da Google.

Non sono pochi i colossi di internet a cercare un'alleanza con gli hacker. Facebook di recente ha annunciato un passo verso l'hardware elettronico: contribuirà alla progettazione di strumenti per l'archiviazione di dati. Ha bisogno di tecnologie ad hoc per gestire le attività dei suoi 845 milioni di utenti attivi. E ha varato un suo programma, Open Compute, aperto anche alla collaborazione degli hacker per trovare soluzioni innovative. Tom Stocky, direttore del product management di Facebook, in una recente conferenza pubblica a Boston ha spiegato come funziona la "strada dell'hacker" ("The hacker way"), descritta nel dossier preliminare per la quotazione in Borsa di Facebook. Ha ricordato il caso della chat del social network, lanciata nel 2007: gli sviluppatori software non erano convinti dell'introduzione delle comunicazioni private in tempo reale. E per risolvere il dibattito interno hanno varato una "hackaton". È una maratona dove nell'arco di una giornata hanno dimostrato quale sarebbe stata la soluzione tecnologica e hanno avviato la sperimentazione. In particolare, la chat di Facebook utilizza un protocollo progettato anni prima in Italia da un'azienda friulana.

Ma a cambiare lo scenario è anche Kinect di Microsoft: si tratta di un dispositivo in grado di rilevare i movimenti del corpo in tempo reale. Ha trovato applicazioni in alcuni laboratori universitari di robotica, in Italia e all'estero, dove gli studenti-hacker gestiscono i movimenti di piccoli automi, simili agli esseri umani, grazie a Kinect. E si moltiplicano i gruppi di appassionati che sperimentano applicazioni per la domotica, il design, lo shopping.

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