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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2012 alle ore 19:01.

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Chi dorme non piglia pesci, ma può ricaricare il telefonino. Almeno secondo la stravagante idea di Joao Paulo Lammoglia, giovane designer brasiliano, che ha appena vito il Red Dot Award con un concept ispirato alla vita sostenibile: la maschera Aire.

Energia dal sonno. Aire è una maschera che converte l'energia eolica (fornita dal soffio di chi lo indossa) in energia elettrica per la ricarica di piccoli dispositivi elettronici. Così, nel sonno, respirando - se si russa, ancora meglio - si potrà recuperare l'energia prodotta per ricaricare un'iPhone, o qualsiasi altro dispositivo elettronico. E rispettare l'ambiente.

Energia rinnovabile. A detta del suo inventore, la maschera funziona. All'interno dell'unità ci sono piccole turbine eoliche che permettono la conversione. L'energia così prodotto viene trasferita attraverso un cavo al proprio piccolo dispositivo elettronico. La maschera può essere utilizzata in qualsiasi situazione: non solo durante il sonno, ma anche mentre si cammina, si corre o, per esempio, si legge un libro.

In cerca di finanziamenti. L'idea, stravagante, è ora in cerca di un finanziatore, come molti altri concept prodotto da Lammoglia. Difficile dire se qualcuno deciderà di investire soldi per produtte la maschera Aire. Ma intanto, Joao Paulo ci ha provato, memore del vecchio adagio: «Chi dorme, non piglia pesci».

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