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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2012 alle ore 08:42.

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Per la tavoletta di terza generazione della Mela l'avventura vera e propria inizia venerdi 16 marzo alle otto del mattino (ora locale degli Usa), quando i primi esemplari del nuovo iPad saranno in vendita - oltre che negli Stati Uniti - negli Apple Store e sull'Online Store in Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Regno Unito, Singapore e Svizzera, Puerto Rico e Isole Vergini americane.

Il 23 marzo sarà la volta di altri 25 Paesi (Italia compresa), a meno che le prenotazioni siano così tante da costringere la compagnia californiana a spostare più avanti la data di rilascio.

Utile, in ogni caso, ricordare velocemente i prezzi di listino della nuova creatura di Cupertino, per cui la società offrirà ai clienti che acquisteranno il dispositivo presso i negozi fisici il servizio gratuito di set up del prodotto (configurazione dell'e-mail, caricamento delle nuove app dall'App Store e altro ancora). Si va comunque dai 499 ai 699 dollari per la versione solo Wi-Fi e dai 629 agli 829 dollari per quella dotata di connettività Lte (che però in Italia non sarà inizialmente disponibile e sostituita dal modello Umts/Hspa a 21 Mbps). Assai probabile il fatto che i prezzi saranno sostanzialmente identici in euro per quanto riguarda il mercato europeo, mentre è certo che per portarsi a casa il "vecchio" iPad 2 Wi-Fi con 16 GByte di memoria serviranno "solo" 399 e che con 519 euro si potrà acquistare lo stesso modello con connettività 3G.

In casa Apple possono comunque già dirsi più che soddisfatti in relazione ai risultati ottenuti sui listini di Borsa. Alcuni analisti di Wall Street, le cui indicazioni sono state raccolte da Bloomberg, hanno infatti ipotizzato come il titolo della Mela possa crescere ancora nella misura del 20% (da inizio anno la quotazione è schizzata in avanti del 40%) per toccare quota 700 dollari. Oggi, giovedì 15 marzo, il titolo a Wall Street ha toccato per la prima volta i 600 dollari per azione. Possibili super rimbalzi a parte - ed è questa la media degli indici sciorinati dal campione di 43 esperti finanziari oggetto di indagine - il titolo raggiungerà a valle del lancio nei negozi del nuovo iPad quota 606 dollari.

Chiarito l'aspetto dei costi e prospettata la possibile ulteriore ascesa di Apple sui listini, quanto venderà il nuovo iPad? La domanda ha, come ormai consuetudine, scatenato da giorni le previsioni di analisti ed addetti ai lavori. Secondo la società di ricerca specializzata Piper Jaffray, Apple si appresta a festeggiare un nuovo record di vendita, superando quota un milione di pezzi nelle prime 24 ore di disponibilità del tablet. Il sold out già registrato dal negozio online per evadere le consegne di venerdi è in tal senso assai indicativo e ci sono quindi buone probabilità che i record registrati dal primo iPad e dal suo successore vengano nettamente battuti.

In attesa delle conferme del caso, se mai queste saranno ufficializzate da Apple, è invece certificato da Idc il dato che fotografa l'andamento del mercato delle tavolette nel quarto trimestre del 2011. Da ottobre a dicembre scorso sono stati venduti, a livello globale, 28,2 milioni di unità: la fetta dell'iPad è stata poco meno del 55%, quella catturata da Amazon con il suo Kindle Fire (4,7 milioni di pezzi spediti) è arrivata al 16,8% e si fermata invece al 5,8% la quota di Samsung con i Galaxy Tab. La quarta piazza è stata quindi appannaggio di Barnes & Noble con il Nook, arrivata al 3,5%.

Android ha compiuto l'aspettato salto in avanti (sua il 44,6% della market share) riducendo il gap con iOs ma come ampiamente noto è stato soprattutto il boom del tablet di Amazon a trainare le di vendite dei tablet equipaggiati con il sistema operativo mobile di Google.

E non prodotti e brand sulla carta molto più "autorevoli". Su base annua, invece, Idc ha evidenziato come il fenomeno delle tavolette meriti in tutto e per tutto tale appellativo: 68,7 milioni le unità spedite sul mercato nel 2011 e 106 milioni quelle previste per il 2012.

Il nuovo iPad, da parte propria, contribuirà in modo sostanziale a dare slancio – questa la predizione degli analisti di iSupply – alle vendite di memorie Nand Flash fino al 2015, quando circa il 17% delle spedizioni globali di questi componenti sarà destinata ai tablet. Il tutto partendo da un dato molto significativo: l'anno passato il 78% della domanda di memoria flash Nand ha avuto per oggetto la tavoletta della Mela.

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