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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2012 alle ore 11:08.

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Quello che pochi avrebbero previsto è un codice di comunicazione elaborato a partire da twitter. Attraverso il social network le persone si scambiano messaggi poco più brevi di un sms. Viaggiano in diretta commenti, analisi, segnalazioni di link. In Italia i primi iscritti si registrano a novembre del 2006, secondo le rilevazioni del censimento dello studio di "Twitterfacts". Un improvviso aumento di interesse avviene tra fine dicembre e l'inizio dell'anno successivo. Erano appena settecento nel maggio 2007: sono arrivati lo scorso gennaio a 4,1 milioni, osserva la società d'analisi Semiocast.

Eppure nei primi mesi twitter era uno dei tanti microblog, utilizzato per pubblicare messaggi più ridotti. Aveva trovato presto un gruppo di sostenitori. Poi il trampolino di lancio dopo il festival per creativi Sxsw. Durante la campagna elettorale in Kenia alla fine del 2007 sarà uno spazio per seguire in diretta gli avvenimenti, anche se ancora limitato a una cerchia ristretta di blogger. Arriva sotto i riflettori internazionali con la corsa del 2008 di Barack Obama per la Casa Bianca: a guidare la comunicazione nei social network era uno dei quattro fondatori di Facebook, Chris Hughes. L'album fotografico di twitter diventa più fitto di eventi registrati in tempo reale: le proteste di piazza in Iran, il terremoto a L'Aquila, la cattura di Osama Bin Laden.

Secondo Chris Messina, un analista del web, nel 2007 appare un uso sistematico dei temi identificati con il cancelletto "#": la prima parola che ha osservato è #barcamp, un raduno di blogger e appassionati del web. Semplificando, si tratta di un modo per evidenziare il contenuto della conversazione. Diventa un'icona. Durante le proteste in Nord Africa un argomento chiave è stato "#jan25": indica il 25 gennaio, la data di una marcia pacifica nelle strade del Cairo nei giorni della primavera araba. Il simbolo "@" che appare nei messaggi indica, invece, a chi è rivolta una comunicazione.

Sono gli iscritti di twitter a inventare il "retweet", con simbolo "RT": è come la funzione "inoltra" nella posta elettronica. Serve, ad esempio, per indicare che un testo è stato pubblicato da un'altra persona. L'idea viene adottata presto. E arrivano software dove inviare "retweet" premendo un bottone, progettati da startup come Tweetdeck e Hootsuite.

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