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Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2012 alle ore 16:22.

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La certezza che accompagna l'ormai imminente disponibilità del nuovo lettore di ebook di Amazon in Italia (il debutto è fissato per il 27 aprile) è la seguente: negli Stati Uniti, dove è stato lanciato in autunno in contemporanea con il Kindle Fire, questo prodotto è un best seller (al pari del primo tablet del gigante di Seattle, che in pochi mesi è diventato il pc a tavoletta Android più venduto su scala globale e il secondo in assoluto dopo l'iPad).

Che il Kindle Touch sia un gadget molto apprezzato Oltreoceano lo dicono i portavoce della società in Italia, cui però non è permesso entrare nei dettagli dei dati di vendita. E si limitano infatti a parlare di "risultati molto soddisfacenti". Quanto potrà incidere il nuovo lettore che offre connettività gratuita al Web (via rete mobile 3G di Vodafone) per scaricare i libri in formato elettronico dal Kindle Store nell'economia del mercato italiano è tutto da scoprire. Ma è lecito aspettarsi che potrà impattare parecchio. E con una doverosa premessa di fondo: il Kindle Touch non è un tablet e quindi non è un rivale diretto della tavoletta multimediale di Apple (che costa tre volte tanto).

Non è neppure paragonabile al Fire, di cui si ipotizza lo sbarco in Italia per Natale (se Amazon avrà nel frattempo perfezionato gli accordi per la distribuzione di video e contenuti musicali) e il presunto arrivo di altri due modelli, uno da 7 e l'altro da 8.9 pollici, entro la fine del 2012. Il nuovo Kindle Touch è un e-reader evoluto, fra le cui doti c'è sicuramente quella di un'interfaccia che permette di sfogliare le pagine toccando un punto nella parte destra o sinistra della pagina e quindi di leggere reggendo il dispositivo con una sola mano

Forse – come dicono da Amazon – «è il miglior device digitale oggi disponibile sul mercato», e per ciò che concerne la lettura ed alcune attività collaterali (effettuare ricerche e prendere appunti) probabilmente è così. Ma un tablet consente di fare anche molto altro, per esempio di lavorare costantemente connessi a Internet. Per contro il Kindle Touch vanta doti – l'autonomia di due mesi della batteria, la capacità di contenere in memoria fino a 3mila libri, il fatto di poter salvare tutti i titoli acquistari in un archivio online personale gratuito e renderli di nuovo accessibili alla lettura scaricandoli dalla nuvola tramite una connessione Wi-Fi, la dote di oltre 500 titoli gratuiti (praticamente tutti i classici) in lingua italiana - che lo pongono fra i prodotti top di gamma in questo comparto destinato a conoscere una crescita esplosiva nell'arco dei prossimi anni

Il mercato degli e-reader e degli ebook in Italia
Secondo i dati presentati di recente da Assinform il business dei lettori di libri elettronici (e quindi le vendite dei soli dispositivi) è arrivato nel 2011 a quota 131 milioni di euro, crescendo del 719% rispetto ai 16 milioni del 2010. Quanto ai volumi, il Rapporto sullo stato dell'editoria in Italia, indicava in oltre 390mila gli e-reader venduti nel nostro Paese a tutto giugno 2011. Una domanda in fortissima espansione che ha come principale nemico l'ancora limitato ricorso all'utilizzo degli e-book, che costituiscono circa l'1,1% sul venduto totale di libri in Italia (il dato sale al 2,3% in termini di libri letti perché entra in gioco la pirateria, e cioè tutte le copie caricate sui lettori scaricandole illegalmente dalla Rete).

Stando inoltre ai più recenti dati pubblica dall'Aie, l'Associazione degli editori italiani, i titoli disponibili in formato digitale nel Belpaese a tutto novembre 2011 erano "solo" 18.816, il 2,6% dei titoli "commercialmente vivi", con una previsione di circa 20mila per fine anno e un fatturato nell'ordine dei tre milioni di euro (cifra che rappresenta tra lo 0,08% e lo 0,1% del mercato). Certo rispetto ai 1.619 di inizio gennaio 2010 un salto in avanti epocale, ma siamo – numeri alla mano – solo all'inizio della rivoluzione del libro in formato digitale (sebbene siano già 342 gli editori di e-book in Italia) e, di conseguenza, dell'affermazione degli e-reader come gadget a cui non poter rinunciare.

Il Kindle touch di Amazon arriva quindi al momento giusto. L'idea di poter scaricare direttamente dal lettore e senza costi aggiuntivi di connessione al Web il titolo preferito fra centinaia di migliaia a catalogo è sicuramente un ottimo incentivo per l'intero settore. Un primo bilancio importante lo si potrà fare ovviamente solo fra qualche mese, bilancio cui si potrà affiancare quello relativo al numero di download effettuati dal Kindle Store (i cui titoli si possono leggere anche su pc Windows e sui tablet e sugli smartphone di Apple e di Google) in versione italiana.

A determinare la portata del movimento e-reader nel suo complesso una componente determinante sarà probabilmente il prezzo. Rispetto a dodici mesi fa il costo medio dei lettori – complice l'avvento dei Kindle low cost, tanto che il modello da 99 euro è il prodotto più venduto su Amazon.it – si è notevolmente abbassato (tra i 100 e i 160 euro) e di pari passo è cresciuta la qualità media dei dispositivi in commercio. Che sono però pochi.

Il prezzo della versione 3G del Kindle Touch è fissato a 189 euro, solo 10 in meno di quello che potrebbe essere il posizionamento a listino del Fire. In altre parole i più temibili nemici per i lettori di e-book – per cui nel mondo si stima una crescita a 29 milioni di unità nel corso di quest'anno e il salto a 68 milioni entro il 2015 – potrebbero essere, più che la questione del Drm (il lucchetto elettronico per i contenuti protetti da copyright) o della scarsa propensione degli italiani per la lettura, le tavolette touch a basso costo.

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