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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2012 alle ore 17:52.

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Per risollevare il magro bilancio dell'anno fiscale 2011-2012, chiuso con un passivo record di 7,6 miliardi di euro, Panasonic punta molto sulla rinnovata gamma di fotocamere mirrorless Lumix G. L'ultima nata della categoria si chiama Gf5, una fotocamera molto compatta che bada al sodo e propone numerose novità tecniche con prezzi abbordabili, infatti si parte dai 599 euro del kit base con obbiettivo manuale microquattroterzi 14-42 mm. La sigla Gf nella gamma Panasonic Lumix indica quelle fotocamere destinate all'utente già abbastanza esperto ma che desidera mantenere la massima semplicità d'uso.

Per esempio nella nuova Gf5 l'automatismo intelligente iA sceglie il miglior programma di scatto per ogni situazione, ma lascia all'utente la decisione finale se usarlo oppure se selezionare programmi alternativi, proponendo anche un esempio delle diverse soluzioni. Il nuovo sensore Live mos da 12,1 megapixel abbandona definitivamente il concetto della corsa a chi ha più pixel, molto meglio affinare il sensore per ottenere i migliori risultati anche con luce non ottimale. Dal punto di vista del controllo la nuova Gf5 abbina un display touch screen con i classici tasti, in modo che ognuno e ogni situazione, trovino il loro modo di funzionamento preferito. La fotocamera è leggera (362 i grammi dichiarati con batteria e obbiettivo standard), compatta e con bordi arrotondati, si impugna bene anche con le ottiche più importanti.

Tocco di raffinatezza il flash incorporato a doppia posizione, studiato per illuminazione diretta o indiretta da usare a seconda delle esigenze; e se non serve il tutto scompare nella sagoma del corpo macchina. In tema di programmi preimpostati si è quasi esagerato, infatti si contano 23 diverse situazioni di scatto e 14 filtri per immagini creative, oltre naturalmente alla possibilità di fare tutto manualmente. Non poteva mancare la sezione video, con la possibilità di girare filmati in alta definizione, ora anche in Mp4 oltre all'Avchd; per i filmati il formato di ripresa si dispone automaticamente in 16:9. La Gf5 è disponibile in quattro diverse finiture: silver, nero, rosso e bronzo. Una breve prova di utilizzo ha messo in luce l'ottima qualità dell'apparecchio e la grande quantità di informazioni disponibili sullo schermo, nell'uso quotidiano abbiamo trovato più intuitivo l'utilizzo dei tasti al posto dei tocchi sul display, ma forse è solo questione di abitudine. Tra gli obbiettivi provati il 14-42 in versione X – motorizzata – è senza dubbio quello più indicato, in questo caso però il prezzo complessivo sale a 770 euro, decisamente non pochi. Qui finisce l'eterno conflitto tra mirrorless e reflex di ingresso: all'utente scegliere se acquistare una prestigiosa e pesante ma economica reflex oppure una leggera e compatta ma costosa mirrorless. Sperando, aggiungiamo noi, che compri effettivamente una delle due e non opti per uno smartphone.

Più informazioni all'utente
In Giappone la quota mercato delle mirrorless ha superato il 40%, in Italia invece dobbiamo ancora spiegare agli aspiranti fotografi il significato del nome attribuito a questa categoria di fotocamere. Proprio per questo Panasonic sta avviando il programma Lumix Specialist, per individuare negozi selezionati dove gli utenti troveranno personale qualificato e competente, dove le fotocamere della serie G saranno sempre disponibili non solo per l'acquisto ma anche per la prova pratica con un parco di 14 obbiettivi e dove si organizzeranno incontri periodici con fotografi professionisti. Al momento ci sono già 40 negozi in Italia che partecipano al programma. Per il singolo utente c'è anche la possibilità di studiare le caratteristiche di tutte le Lumix G tramite una nuova applicazione gratuita per iPad.

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