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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2012 alle ore 12:17.

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Un pirata informatico annuncia di avere sottratto i dati delle carte di credito a 79 banche attraverso una violazione delle loro difese digitali. E ha pubblicato online un estratto delle informazioni ottenute: il documento mostra i nomi dei proprietari, gli indirizzi delle abitazioni, caselle di posta elettronica. Contiene inoltre numeri telefonici degli Stati Uniti e di altre nazioni, Italia inclusa. Sostiene che i dati siano riferiti a carte di credito Visa e Mastercard: finora le due società non hanno commentato attraverso comunicazioni ufficiali.

L'hacker si chiama è Reckz0r e ha raccontato la sua attività degli ultimi giorni in messaggi sul social network twitter: dice di aver violato le difese informatiche delle banche con incursioni durate tre mesi e di aver ricostruito 50 Gigabyte di dati. Sostiene di far parte di un nuovo gruppo, SpexSecurity: in precedenza ha rivendicato altre azioni, come ad esempio la diffusione online di passaporti e visti.

A marzo un'operazione dell'Fbi ha catturato i vertici di una rete di criminali informatici, LulzSec: in Gran Bretagna a rischiare l'estradizione verso gli Stati Uniti è Ryan Cleary, un ragazzo di 19 anni che secondo l'accusa avrebbe partecipato a offensive su internet. Ma, dopo la decapitazione di LulzSec, piccole squadre di hacker hanno intensificato l'attività per attaccare istituzioni pubbliche, aziende e associazioni.

Sono impegnate a competere tra loro in cerca di visibilità. Hanno nomi come UGNazi e Zer0Pwn: in genere le loro incursioni causano l'inaccessibilità di siti web o arrivano a sottrarre dati che vengono pubblicati online. Sono operativi soprattutto negli Stati Uniti e cercano obiettivi anche in altre nazioni. Agiscono in seconda fila rispetto a gruppi più noti come Anonymous, organizzato in una fitta rete di team locali: di recente è sbarcato nelle strade di alcune città indiane per protestare contro la censura online.

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