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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2012 alle ore 08:19.

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Il mondo si interconnette. Lo scambio di informazioni e conoscenze si intensifica. Le piattaforme sulle quali questo avviene assumono un valore strategico. Le regole della convivenza e il suo sviluppo futuro ne sono coinvolte profondamente. E la riflessione intorno a questi cambiamenti è sempre più intensa. Al TedGlobal 2012, organizzato per la prossima settimana a Edimburgo, ci sarà modo di approfondire. Con un taglio interpretativo molto deciso: perché il titolo dell'evento è Radical openness, apertura radicale.
Potrebbe avere il senso di un'affermazione programmatica, popperianamente orientata a sostenere la generatività di una società aperta. E non è impossibile: ad aprire i lavori sarà Don Tapscott, autore di Wikinomics, che ha indagato le conseguenze della pratica della condivisione nell'economia emergente dalla rete. Un approccio che sarà approfondito da un maestro del genere come Clay Shirky, autore di Cognitive Surplus, ispiratore di pensieri densamente energetici sulla capacità produttiva delle persone che collaborano in rete a progetti condivisi.
Massimo Banzi, creatore di Arduino e animatore della comunità di programmatori e inventori che condividono i loro programmi per applicare la tecnologia aperta del microchip leggero e low cost, propone una interpretazione dell'«apertura» come soluzione a problemi produttivi e industriali di grande potenzialità. Mentre artisti e attivisti mostreranno le potenzialità generative della condivisione e della trasparenza dei dati in una quantità di settori strategici per la convivenza civile. Non mancheranno le opinioni critiche, orientate a comprendere le conseguenze antropologiche e psicologiche del profondo cambiamento in atto.
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