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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2012 alle ore 08:21.

Il miglior risparmio, si sa, è il riuso. Innanzitutto di beni di grande valore come acqua, calore, energia e luce, ma anche dei rifiuti, il cui trattamento consente, tra l'altro, di risolvere un grave problema, quello dello spazio. Per chi abita in città, l'obbligo della raccolta differenziata impone infatti di avere più contenitori che molto spesso creano problemi di igiene e cattivi odori e che devono essere sistemati o sotto il lavello o sul balcone, sacrificando spazio prezioso e provocando notevoli disagi.
La tecnologia può dare un aiuto straordinario, innanzitutto installando sotto il lavello il tritarifiuti elettrico (inventato da InSinkErator), che polverizza i rifiuti organici convogliandoli al tubo di scarico e per il quale occorre solo verificare se il proprio Comune è dotato di depuratore. Oppure ricorrendo al compattatore (Ecobin di Texambiente, 1.400 euro, tutto italiano) che riduce notevolmente e separatamente i rifiuti organici, la plastica, le lattine e simili molto rapidamente. Oppure si può installare Ecodyger (tecnologia e brevetto italiani) che separa i rifiuti organici liquidi da quelli solidi, inviando i primi nello scarico, e i secondi, riducendoli di oltre il 50% e trasformandoli in ottimo compost.
Ancora più interessante è il riuso dell'acqua piovana. È possibile, con un sistema di semplice installazione, ridurre almeno del 50% l'uso di acqua potabile innaffiando e lavando pavimenti e auto. La prima società in Italia specialista in questo campo, Raccoltaacquapiovana (www.raccoltaacquapiovana.it), progetta e realizza impianti, anche di piccole dimensioni, che consentono di ridurre la bolletta idrica famigliare per arrivare in alcune situazioni al 100 per cento. «Nei casi più semplici basta acquistare uno dei nostri serbatoi, collegarlo al tubo dell'acqua piovana – dichiara Alessio Sogliani, termotecnico dell'azienda – e installare il filtro per poi innaffiare le piante, lavare aree pavimentate, l'auto e qualsiasi parte della casa. Condizione essenziale è collegare il serbatoio a un pluviale da cui esce l'acqua piovana da trattare. Ed è possibile farlo anche in città, sul terrazzo, previa autorizzazione del condominio. In alcuni casi è possibile ottenere le agevolazioni del 50%, previste dal Governo, se c'è una sostituzione di gran parte dell'uso dell'acqua potabile, in quanto si tratta di una ristrutturazione e rivalutazione dell'impianto idrico». Il serbatoio, che può raggiungere una capacità di migliaia di litri (il più piccolo, da 300 litri, per terrazzo, costa 400 euro), può venire interrato, servendo più palazzine o più appartamenti. L'utilizzo può essere esteso a tutti gli usi sanitari, anche alla lavatrice e, con adeguato pre-trattamento brevettato da Raccoltaacquapiovana, anche alla lavastoviglie.
Più costoso, ma in evoluzione tecnologica, il sistema di Lef Group che progetta e realizza impianti di trattamento e riutilizzo delle acque grigie, provenienti da lavandini, docce e vasche, trattate con sistemi a filtrazione a membrana. Euro-Control è in grado di rendere riutilizzabili le acque grigie anche con la debatterizzazione tramite raggi Uv. Questi sistemi, è bene sottolinearlo, non danno mai acqua potabile bensì acqua adatta all'80% degli usi domestici, abbattendo di conseguenza la bolletta idrica.
Facile da adottare è l'«imbuto di luce», un lucernario che, con tubi speciali guida la luce del sole, riflettendola e aumentandola con materiali hi-tech, verso ambienti ciechi, riuscendo persino a "inviare" la visione del cielo. Consente notevoli risparmi l'impianto di recupero del calore da riscaldamento: quello che Minusenergie importa dalla Svizzera, Seven Air, recupera il 90% del calore che altrimenti si disperderebbe all'esterno, con un costo rapidamente ammortizzabile. Altamente efficiente, grazie a tecnologie e controlli sofisticati, il termo-caminetto che brucia di tutto e non solo legna: può scaldare un'intera casa "divorando" qualsiasi rifiuto, organico e non, disponibile.
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