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Questo articolo è stato pubblicato il 14 agosto 2012 alle ore 22:57.

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AAA cercasi crittografi e matematici fuoriclasse. La società di sicurezza digitale Kaspersky Lab ha annunciato alcuni giorni fa la scoperta di un cavallo di troia informatico (un "trojan"): è un software capace di sottrarre dati e, in questo caso, era operativo soprattutto in Libano e in altre nazioni del Medio Oriente e dell'Africa. Gli analisti di Kaspersky Lab, però, non hanno trovato modo di accedere ad alcune parti del trojan, chiamato Gauss.

Come in altri casi precedenti è probabile che arrivare a decifrarle sarà una questione di tempo. In particolare, coloro che avevano fabbricato il cavallo di troia informatico, almeno un anno fa, hanno assegnato a un frammento di Gauss il nome "Godel": è ispirato a Kurt Goedel, il matematico autore dei celebri "Teoremi di incompletezza". Anche altre componenti del trojan hanno nomi di logici e filosofi, come Lagrange (da Joseph-Louis Lagrange): Gauss proviene da Carl Friedrich Gauss.

Adesso, però, per trovare la chiave e aprire la serratura digitale saranno necessari esperti di complesse analisi matematiche, i crittografi, ma dovranno avere capacità fuori dal comune: si tratta di una nicchia di competenze piuttosto limitata nel mondo. La soluzione è stata quella di pubblicare una sorta di appello alla collaborazione sul blog aziendale, unito con alcuni frammenti dei codici trovati. E costruire un percorso condiviso. Dalle prime analisi, inoltre, è emerso che Gauss si propaga attraverso chiavette usb infette: raggiunge in questo modo personal computer e altri dispositivi che non sono connessi a internet.

Secondo Kaspersky Lab, appartiene alla linea genealogica di altri software di cyberintrusione scoperti di recente, come Stuxnet, Duqu e Flame. Non è la prima volta che la società di sicurezza informatica affronta un ostacolo in apparenza insormontabile con il contributo delle comunità sul web: alcuni mesi fa era stato scoperto un altro cavallo di troia digitale, Duqu, e per settimane non era stato possibile decifrare l'origine di una parte dei suoi codici. Ma, grazie anche agli indizi forniti da sviluppatori software nelle discussioni su forum e blog, è stato risolto l'enigma.

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