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Questo articolo è stato pubblicato il 17 agosto 2012 alle ore 10:31.

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Barack Obama: 99. Justin Bieber: 92. Sono punteggi per valutare l'influenza di una persona nei social network e anche oltre il perimetro del web. Ad attribuirli è stato Klout: opera come una sorta di motore di ricerca che scandaglia reti sociali e altri spazi online per rilevare segnali prestabiliti, analizzarli e alla fine ricostruire un numero indice. Ogni utente, quindi, può avere un suo punteggio.

Anzi, di recente Klout ha cambiato le formule matematiche per imparare a superare i confini dei social media ed esplorare la reputazione complessiva di una persona. Ha incluso negli algoritmi altri elementi, come i link collegati a una eventuale voce su Wikipedia e i percorsi professionali esplicitati su LinkedIn. Sono dati che hanno decretato il sorpasso di Barack Obama su Justin Bieber. In particolare, Klout ha ampliato i segnali soppesati da 100 a 400: nei social network punta a valutare la partecipazione più che i numeri assoluti. Per Facebook, ad esempio, considera la frequenza di risposte nelle discussioni, oltre che quanti sono gli "amici". Su twitter, invece, esamina fattori come le repliche a un messaggio. Altri seguono strade simili: Kred analizza in profondità l'attività nel tempo di una persona e Traackr ha un focus sulle parole chiave.

Un campo immediato di applicazione è la scoperta delle bufale propagate in modo fulmineo nei social network: false notizie condivise da utenti con finti profili su twitter hanno causato più di una volta oscillazioni sui mercati. Gli indicatori sintetici di Klout, Kred e Traackr contribuiscono a una prima valutazione dell'autenticità dell'account, grazie a una raccolta immediata di più segnali. Non sono, certo, soluzioni definitive.

Quella di misurare la reputazione online è una sfida complessa. E ambiziosa. Resta ancora aperta la discussione su come interpretare gli indici. Le dimensioni dell'influenza sono molteplici. E spesso il dibattito, soprattutto nel marketing, pone l'accento sulla scoperta e sul peso degli influencer all'interno delle reti sociali online, ad esempio blogger, esperti, figure istituzionali. Ma sono ancora da comprendere aspetti come i confini tra influenza e semplice emersione della consapevolezza (awareness). E un indice è un punto di partenza per indagini più ampie.

Come misurare la nostra influenza online

Per misurare la propria influenza su Klout occorre registrarsi. Meglio se si possiede un account di Twitter e Facebook . Allora basta un click e si entra direttamente nel sistema. A questo punto il consiglio è quello di aggiungere il maggior numero di social network e servizi online a cui si è iscritti (Instagram, Linkdln, Youtube, Google+ ecc ecc) . Chiaramente solo nel caso in cui si è attivi, altrimento meglio lasciare perdere. Klout vi chiederà quindi di selezionare gli amici su Facebook che si vuole invitare. È possibile anche scegliere con chi misurarsi in termini di infulenza oline. Superato questo step occorre scegliere su quale topic, su quale argomento concentrarsi. Possiamo valutare la nostra influenza sullo sport, sulla tecnologia, musica, giardinaggio, ecc. Gli argomenti sono tra i più disparati. Terminato quest'ultimo passaggio comparirà l'agognato numero. Sotto il trenta è un po' bassino. Tra trenta e cinquanta va benino. Solo sopra questa soglia si può cominciare a vantarsi con gli amici. A quota ottanta si diventa ufficialmente guru (l.tre).

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