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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2012 alle ore 19:28.

Il momento per i televisori non è dei migliori, impossibile slegarsi dall'andamento dell'economia globale. Alcuni bilanci degli storici marchi giapponesi hanno mostrato numeri impressionanti in negativo, i valori alla Borsa di Tokyo sono scesi pericolosamente e solo chi può contare su altre categorie merceologiche ha retto il colpo. Molto meglio i coreani che ormai guardano dall'alto i loro vecchi maestri, mentre i cinesi sembrano i gatti in attesa del topolino da mangiarsi in un sol boccone.

L'Ifa di Berlino è la migliore vetrina per vedere quello che attende il mercato e il proficuo (?) mercato natalizio. I padiglioni dell'esposizione 2012 non erano per nulla differenti da quelli della passata edizione, solo il fenomeno 3D è sembrato entrare in secondo piano a favore della risoluzione 4K. Si sono rivisti i mega schermi, quelli che nessuno potrebbe permettersi per motivi di costo e spazio. Eppure i produttori sembrano puntare proprio su questi modelli: Lg, Sony e Toshiba hanno presentato i loro tv con risoluzione 4K con formato di 84 pollici. Bellissimi, enormi ma purtroppo con quotazioni sui 25.000 euro.

Si può dire che come accade per tutte le nuove tecnologie, con il tempo le quotazioni scenderanno. Ma forse è proprio il tempo a mancare per molte aziende: difficile ipotizzare un altro anno con quei bilanci, bene che vada bisognerà abbandonare il settore ma per alcuni potrebbe non essere semplice. Senza contare che lo sviluppo di nuove tecnologie significa investire molto denaro, pur unendo le forze con gli acerrimi concorrenti di un tempo per nulla lontano. I marchi coreani Samsung e Lg hanno puntato però anche sugli schermi Oled, un settore che potrebbe essere quello giusto: prezzi ancora molto alti (si parla di 10.000 euro per i 55 pollici) ma la differenza di qualità visiva e l'estetica ultra sottile potrebbero convincere molti utenti a fare il grande passo. Inoltre la mancanza di retroilluminazione ha l'utile vantaggio di far consumare meno energia, di questi tempi un fatto non trascurabile.

Di altre grandi rivoluzioni si è sentito parlare poco. Il 3D nelle diverse varianti attivo e passivo con occhiali oppure senza occhiali è interessante ma non è determinante per l'utente finale, le Smart Tv sono bellissime nelle fiere ma quando si porta il tv a casa (specie in Italia) si scopre che i contenuti più interessanti sono a pagamento e che per vederli bene serve una connessione adsl perfetta e ad altissima velocità. Le app per gli smartphone e i tablet sono interessanti, alcune ben fatte ma poi con un tablet tra le mani si finisce per navigare sul web anziché guardare la tv. Per il normale consumatore che domani o a Natale vorrà cambiare il proprio televisore, quindi l'Ifa non ha detto moltissimo. Al massimo potrà scegliere tra un nuovo top di gamma bello e relativamente costoso, del quale vantarsi con gli amici; tra un grande schermo a prezzo interessante perché privato di ogni funzione accessoria oppure orientarsi sul solito 32 pollici in offerta a 299 euro (o magari anche meno) nel supermercato sotto casa. Ammesso che una parte della tredicesima sia rimasta inutilizzata. Questo sicuramente lo scenario italiano, più realistico che pessimistico. Forse nel resto d'Europa potrebbe andare meglio, forse. Comunque per chi deve scegliere il nuovo tv ecco una rassegna delle cose più interessanti viste a Berlino.

I giapponesi lo vogliono grande
Da Sharp a Toshiba, da Sony a Panasonic l'obbiettivo sembra stupire i visitatori con schermi enormi. Non solo i prototipi da fiera ma normali modelli che presto vedremo nei negozi. Per Panasonic ormai è un'abitudine salire solo i 100 pollici con i propri schermi al plasma, una bella soddisfazione anche in termini di vendite inaspettate. Quest'anno toccava a un 103" con 3D senza occhiali, ideale per stupire gli spettatori; ma c'erano anche altri schermi per uso professionale che dimostrano come Panasonic non voglia abbandonare la tecnologia di schermo più amata dagli appassionati di cinema. Il televisore con risoluzione 4K (3840 x 2160) non è una novità assoluta ma quello da ben 84 pollici presentato da Toshiba alla rassegna berlinese sembra fare veramente sul serio. Sinora infatti la domanda più ricorrente davanti ai prototipi degli schermi ad elevatissima risoluzione era sempre la seguente: "bellissimo, ma cosa ci vedo in 4K?" . Al momento infatti la migliore risoluzione disponibile a livello consumer è quella dei dischi blu-ray, seguita dalle trasmissioni tv in alta definizione della pay tv oppure dei rari programmi dei canali nazionali Rai Hd, Italia 1 Hd e La 7 Hd.

Con il processore esclusivo Cevo, integrato nel nuovo 84 pollici Toshiba le cose potrebbero cambiare: la potenza di questo processore potrebbe finalmente trovare pane per i suoi denti e fornire immagini spettacolari e senza artifici partendo dalla normale risoluzione Hd. Il nuovo circuito 4K Resolution+ è stato ottimizzato per trasformare le immagini in risoluzione 4K senza perdere nessun dettaglio e senza introdurre artifici che diventerebbero molto visibili su un pannello di queste dimensioni. Per il momento non si fanno prezzi anche perché il tv non sarà messo in commercio prima del 2013, qualcuno ha azzardato un lieve risparmio rispetto all'altro concorrente giapponese (quotato sui 25.000 euro). Toshiba però assicura che i prezzi caleranno rapidamente e che già nel 2013 ci sarà una intera gamma di tv 4K con dimensioni più piccole, per esempio un 60 pollici con prezzo inferiore ai 10.000 euro. Che per la verità è sempre una gran bella cifra, i potenziali acquirenti comunque non dovrebbero mancare. Una scommessa molto azzardata da parte di Toshiba, che comunque ha avuto un'altra occasione di rilancio per un settore che sembrava ormai spacciato.

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