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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2012 alle ore 11:20.

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I gemelli Cameron Winklevoss and Tyler Winklevoss (Ap)I gemelli Cameron Winklevoss and Tyler Winklevoss (Ap)

Dalle battaglie giudiziarie al venture capital: quello dei fratelli Tyler e Cameron Winklevoss è un ritorno dopo mesi trascorsi nell'ombra. Il Wall Street Journal segnala che hanno investito in una community, SumZero, dove i partecipanti discutono idee per varare iniziative nella finanza e nell'imprenditoria. È come una bacheca, ma riservata a una cerchia ristretta di persone ammesse alle conversazioni.

A fondarla è stato Divya Narendra. Ma chi sono i fratelli Winklevoss e chi è Divya Narendra? I tre, insieme, hanno condotto un lungo duello in tribunale contro un avversario comune: sostenevano che gli fosse stata rubata un'idea (e i codici informatici) per lanciare un social network. Con il patteggiamento ottennero 65 milioni di dollari. Non sarebbe diventata una notizia capace di sbarcare sulle pagine dei quotidiani se il social network non fosse stato Facebook.

È una vicenda che risale alla nascita della rete sociale online: i tre amici volevano varare una comunità che riunisse soltanto gli allievi dell'università di Harvard. Come una sorta di club. Il nome è stato prima HarvardConnection, poi ConnectU. Chiedono aiuto a una matricola nell'ateneo, Mark Zuckerberg, già con anni di esperienza nella progettazione di siti Web e di software.

La collaborazione, però, non decolla. E dopo aver assistito al lancio di Facebook, fondato da Zuckerberg con altri amici, sono convinti che sia stata sottratta una loro idea. Decidono di avviare un'azione legale. A incrementare la celebrità dei fratelli Winklevoss è stato anche il film The social network. I due sono inoltre dei canottieri, hanno ottenuto il sesto posto alle olimpiadi di Pechino nel 2008.

Con il loro ingresso in SumZero ritornano insieme all'amico Divya Narendra che, quattro anni fa, aveva costruito la community per investitori.

Eppure non pochi social network hanno puntato sull'esclusività nell'accesso. Facebook all'inizio era aperto soltanto agli allievi dell'ateneo di Harvard, riconosciuti attraverso il loro indirizzo di posta elettronica. Poi, ha allargato l'ingresso ad altre università.

Ma, nei mesi in cui nasceva quella che sarebbe diventata la rete sociale online più estesa del mondo, era arrivata sul Web anche un'altra community, Asmallworld, aperta soltanto su invito da parte dei suoi iscritti, con l'ambizione di coinvolgere le elite globali: sbarca in Italia prima di Facebook e conquista pubblico nel medesimo periodo in cui ad allargare i confini sarà MySpace. Sceglie di essere ultraesclusivo anche Affluence.org: la registrazione è gratuita, ma bisogna fornire prove verificabili di avere almeno un milione di dollari oppure un reddito di 200mila dollari.

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