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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2012 alle ore 18:44.

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Se fosse una patologia – e per certi versi lo è – si potrebbe chiamare "sindrome delle Mela". E già perché oggi è il primo giorno di vendita dell'iPhone 5, il nuovo modello prodotto dalla casa di Cupertino. E gli australiani, complice il fuso orario, sono stati i primi a potersi recare nei negozi ad acquistare il cellulare più richiesto della Terra.

Fatto sta che a Sidney, davanti all'Apple Store di George Street, alle otto del mattino c'erano almeno 500 persone in fila, pronte ad accaparrarsi l'iPhone 5.

Il debutto sarà poi in Giappone, a Hong Kong, Singapore, Francia, Germania, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti. Per l'Italia, invece, si dovrà aspettare il 28 settembre.

Ed è già "febbre" anche da noi, con gli operatori telefonici – Telecom Italia, Vodafone, Wind e Tre Italia – che faranno a gara per offrire i bundle più stuzzicanti. Il rischio, da noi come in tutto il mondo, è che la domanda superi l'offerta e che quindi i tempi di attesa per lo shopping si allunghino.

Ma com'è l'iPhone 5? Un prodotto sicuramente innovativo e di tendenza che però rischia, rispetto ai modelli rivali della Samsung, di "inseguire" a livello tecnologico.

Possibile? La scelta, per esempio, di puntare su uno schermo di solo mezzo pollice più grande rispetto all'iPhone 4 e 4S (3,5 contro i 4 pollici del nuovo modello) s'ispira a un minimalismo che non tutti potrebbero apprezzare.

Il cellulare sta diventando infatti sempre di più un terminale adatto a fruire anche e soprattutto dei contenuti video. E in questo il Samsung Galaxy S3 (4,8 pollici) e la sua mutazione "genetica", il Note (5,3 pollici) sono prodotti che potrebbero avere per una certa fascia di consumatori in maggiore appeal.

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