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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2012 alle ore 08:25.

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Cambiare operatore fisso conviene. Permette di risparmiare fino a 400 euro in un anno (anche di più, se abbiamo un contratto molto vecchio). Il trucco è nel seguire bene le procedure di passaggio e poi, un po', incrociare le dita perché c'è sempre il rischio che qualcosa vada storto. Rischio ridotto a un minimo, ormai, ma c'è: di perdere la linea per giorni e il numero telefonico per sempre, per esempio. I pro e i contro della disdetta sono emersi con chiarezza dal recente rapporto di Sos Tariffe su questo tema e il bilancio è positivo. Invita quindi gli utenti a studiare bene come "tradire" il proprio operatore. «Il mio consiglio è di non farsi intimorire dai costi di disattivazione, poiché, specialmente dopo parecchi anni dalla stipula del contratto, sarà molto semplice trovare un'offerta più conveniente», dice a Nòva24 Alberto Mazzetti, a capo di Sos Tariffe.
Gli utenti possono sfruttare il fatto che Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) ha imposto un progressivo calo dei costi di disdetta, per farli equivalere a quanto in effetti speso dagli operatori in questa procedura (come prescritto dal decreto Bersani sulle liberalizzazioni).
Certo, i costi sono una giungla. Variabilissimi, a seconda non solo dell'operatore ma anche dell'offerta (tre casistiche: solo Adsl, solo telefono o Adsl + telefono), della tecnologia (cioè se l'utente si trova in una zona coperta o no dalla rete diretta - di unbundling - dell'operatore) e del tipo di disdetta (passaggio o cessazione della linea).
La forchetta così è molto ampia: da 26,62 euro a 107,69 euro. In genere sono però compresi tra i 40 e i 70 euro. La regola generale è che, se non cambiamo casa, è meglio fare un cambio operatore invece di una cessazione più riattivazione. Il cambio significa che manderemo la richiesta direttamente al nuovo operatore, che svolgerà le pratiche. Il vantaggio è che i costi totali (disdetta e attivazione) saranno più bassi e, soprattutto, saranno minimi i disservizi (il tempo in cui resteremo senza linea: al massimo poche ore, salvo casi sfortunati). Solo con il passaggio, inoltre, possiamo conservare il numero di rete fissa.
«Sicuramente i costi sono poco trasparenti e molto probabilmente potrebbero essere più bassi, ma penso anche che effettivamente corrispondano alla spesa dell'operatore per fare il passaggio: consideriamo che la maggior parte dei recessi avviene per forma cartacea o telefonica», aggiunge Mazzetti. Avviare la pratica via internet conviene, però: spesso gli operatori fanno promozioni dedicate a chi chiede la linea tramite il loro sito. A proposito di promozioni: ce ne sono tante che, ai nuovi abbonati, offrono due anni di canoni scontati. È considerando queste occasioni che Sos Tariffe ha calcolato fino a 400 euro di risparmio, per chi cambia operatore. Solo, serve il coraggio di tradire. E bisognerà cominciare a svilupparlo: tra qualche mese Telecom Italia e Fastweb cableranno le principali città con la fibra fino a 100 Megabit e allora cambiare sarà essenziale, per entrare nella nuova era della banda larga italiana.
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