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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2012 alle ore 12:22.

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Come ampiamente previsto e pre-annunciato, Samsung Electronics ha dato il via all'azione legale contro l'iPhone 5 depositando apposita mozione presso la corte federale del Northern District della California, a San Jose, la stessa che aveva decretato il 24 agosto il maxi risarcimento da un miliardo di dollari a favore di Apple.

La richiesta del gigante sudcoreano è semplice: il nuovo smartphone di Cupertino viola come gli altri della serie alcuni suoi brevetti e quindi va aggiunto alla lista dei prodotti interessati dalla causa legale avviata, sempre negli Usa, la scorsa primavera e il cui dibattimento è previsto per il 2014. Non è una nuova causa, dunque, bensì un emendamento a un procedimento già in corso. La sostanza, in ogni caso, non cambia. Samsung torna all'attacco e lo fa dopo aver esaminato in dettaglio l'iPhone 5, a cui imputa l'infrazione di due brevetti relativi all'uso delle tecnologia Umts e sei relativi ad altre funzionalità del terminale. Lo statement che accompagna la nuova mossa in carta bollata è un ritornello già noto, che punta sempre e comunque a condannare la strategia della grande rivale: "Apple continua a prendere misure legali aggressive che limiteranno la competizione sul mercato…. Abbiamo poca scelta se non intraprendere i passi necessari per proteggere le nostre innovazioni e i diritti di proprietà intellettuale".

Sul fronte opposto, Apple ha già forzato la mano nelle scorse settimane mettendo all'indice anche l'attuale best seller di Samsung, il Galaxy SIII. Nell'ambito dell'infinita guerra legale, la società della Mela ha però dovuto incassare nelle scorse ore dal giudice Lucy Koh (il magistrato salito agli onori della cronaca per alcune sue dichiarazioni molto colorite nel corso del processo di San Jose) la decisione che rimuove per il momento – l'udienza finale di questa causa che riguarda la violazione di alcuni brevetti dell'iPad è programmata a dicembre - il blocco delle vendite negli Usa del tablet GalaxyTab 10.1 negli Stati Uniti, cancellando di fatto l'ingiunzione preliminare da lei stessa ratificata lo scorso giugno.

Notizia, quest'ultima, che va in secondo piano in chiave mercato tablet perché – stando alle ultime indiscrezioni circolate in Rete ed attribuite a diverse fonti – sembra essere arrivato il momento del debutto dell'iPad Mini. Apple sta organizzando un evento per il 17 ottobre da dedicare al battesimo della sua tavoletta con schermo da 7,85 pollici e gli inviti ai media dovrebbero essere distribuiti il giorno 10. Si parla per il device in questione di una disponibilità a partire dal 2 di novembre, con un ipotetico prezzo di listino di circa 200 dollari e del fatto che la sua produzione avrebbe già avuto inizio in una fabbrica brasiliana (mentre le ultime davano per certa l'assegnazione della commessa a Foxconn e Pegatron).

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