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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2012 alle ore 16:55.

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Le aziende manifatturiere presentano processi che risultano troppo difficoltosi per essere completamente automatizzati (a esempio l'assemblaggio), e che quindi sono ancora completamente affidati a umani.
Stesso discorso vale per la produzione di piccoli lotti diversificati, che spesso non si sposa con tradizionali linee di produzione inflessibili ed altamente automatizzate: la conseguenza è che i processi di assemblaggio sono sovente esternalizzati a paesi a basso costo di manodopera.

Il costo del lavoro sta però aumentando (20% annuo in Cina), così come i costi di spedizione e la distanza rende difficile reagire prontamente a cambiamenti di mercato. I produttori stanno quindi considerando di spostare nuovamente la produzione nei paesi 'ricchi', ma per fare questo hanno bisogno di robot flessibili (versatili) e di facile utilizzo per attività di collaborazione uomo-macchina con lavoratori umani.
I robot industriali tradizionali non possono essere utilizzati in questo contesto: sono rigidi e pesanti e quindi pericolosi, e non garantiscono interazioni sicure. Inoltre, spesso necessitano della presenza di un esperto in materia per progammarli in quanto presentano interfacce utente di difficile utilizzo.
La soluzione di CompAct consiste in robot sicuri, flessibili e di facile utilizzo.

La sicurezza è garantita da una tecnologia protetta da un gruppo di brevetti internazionali e presentano una struttura modulare che ne facilita l'installazione, mentre una interfaccia utente intuitiva li rende programmabili anche da utenti non esperti. Questo renderà possibile produrre piccoli lotti con molta meno manodopera e bassi costi, permettendo il rientro della produzione in paesi sviluppati.
CompAct segue un modello di business di tipo B2B: il suo target sono aziende manifatturiere operanti nelle industrie automotive e aerospaziale.

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