Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2012 alle ore 13:38.

My24

I mercati sono conversazioni. E i social media sono luoghi per conversazioni. «Esiste un bisogno strategico delle aziende di raggiungere le community, ma subito dopo occorre capire come i clienti rispondono ai messaggi ricevuti, e quindi è necessario sviluppare il social engagement», spiega con tono calmo e sicuro Rajan Krishnan, vice president di applications, development e product management di Oracle. La posta in gioco è enorme. La scorsa estate Oracle ha acquisito due società, Vitrue e Involver, in modo da accelerare la trasformazione. E ha costruito un percorso in quattro tappe per abilitare l'apertura delle imprese alle conversazioni. Il social marketing valuta le opinioni del pubblico online, espresse in reti sociali online come Facebook, Google+, LinkedIn. È una prima mappatura, seguita dall'analisi del coinvolgimento delle persone (monitoring and engagement) e dall'integrazione in "siti social". La partita aperta sarà quella della miniera dei social data da esaminare e rielaborare: commenti, interazioni, voti. Che entrano nei processi d'innovazione. Secondo le stime diffuse durante una recente conferenza di Oracle a Londra, tra il 2012 e il 2020 è previsto un aumento dei dati di 20 volte. Ma la necessità di archiviarli genera un incremento del 10% dei budget It di storage. Eppure le imprese dovranno far fronte alla rapida espansione dei big data: si tratta di una galassia eterogenea capace di riunire informazioni da più fonti, come i social network, analizzate in tempo reale.
L'attenzione per le conversazioni online e per la miniera di social data entra nei processi aziendali. «Abbiamo integrato applicazioni social nelle core apps», osserva Mark Hurd, presidente di Oracle. Dove le "core apps" sono un nodo nevralgico. E aggiunge: «Ogni azienda deve delineare una strategia di information technology e una strategia di automation in modo da costruire business model capaci di generare soluzioni per risparmiare: aumenteranno, inoltre, le piccole e medie imprese che adottano il cloud». Affrontare i big data significa anche aprire la porta al cloud (pubblico, privato, on premise). È un processo complesso che porta alla luce opportunità nelle nicchie della coda lunga, nella rapidità di accesso ai mercati globali e nella capacità di personalizzazione.
Ebay era nell'ondata di internet company nella seconda metà degli anni Novanta: ha imparato a valorizzare il suo motore di ricerca interno e può decidere l'ordine dei risultati mostrati agli utenti con un'analisi del modo in cui vengono scritte le parole chiave. A partire dall'esperienza acquisita Ebay sa, ad esempio, che chi cerca "Pilz lampe" (una lampada a forma di fungo) è più probabile che compri rispetto a chi digita "Pilzlampe" come unico termine. È una capacità analitica che deriva dall'elaborazione in tempo reale di big data e rivela la "coda lunga" di tanti piccoli gruppi di utenti interessati a prodotti di nicchia. Attraverso i social media le azioni e le opinioni del pubblico online sono a un passo di distanza. E diventano un terreno fertile per l'internazionalizzazione di imprese più vicine ai mercati lontani e capaci di reagire in tempo reale.

Shopping24

Dai nostri archivi