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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2012 alle ore 18:03.

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Apple si prende nel terzo trimestre dell'anno la metà del mercato dei pc a tavoletta. Lo sentenzia il consueto rapporto di Idc, secondo cui la casa di Cupertino ha venduto14 milioni di iPad catturando per la precisione il 50,4 per cento della domanda globale. Due le considerazioni da fare in merito ai dati dui cui sopra.

La prima: la società della Mela si conferma regina di un settore che continua a correre - 27,8 milioni le unità spedite da agosto ad ottobre, con un incremento del 49,5 per cento rispetto ai 18,6 milioni dello stesso periodo del 2011 - ma vede la propria market share scendere di ben nove punti percentuali nel raffronto sui dodici mesi (e di poco meno di 18 rispetto al secondo trimestre di quest'anno). La seconda: a beneficiare del credito che i tablet vantano nei confronti dell'utenza sono i dispositivi Android, e in modo particolare quelli di Samsung ed Asus, due produttori saliti con decisione (soprattutto la seconda) anche sul carro di Windows 8.

In poche parole, Apple sta spedendo sul mercato più iPad rispetto al 2011 cavalcando l'aumento generale dei volumi ma vede assottigliarsi la distanza (che rimane comunque evidente) che la separa dalla concorrenza. Il tutto pagando lo scotto, lo dicono gli analisti di Idc, di una minore affezione estiva al proprio prodotto, sia a livello di utenza consumer che di clientela aziendale.

Il dettaglio relativo alle rivali della casa californiana vede Samsung aver più che quadruplicato le vendite – salite a quota 5,1 milioni - di Galaxy Tab nel terzo trimestre ed Amazon occupare il terzo gradino del podio, con 2,5 milioni di Kindle Fire spediti (nei soli Stati Uniti) e una quota del 9 per cento del mercato. A completare la top five le due taiwanesi Asus (che ha sfruttato il boom di richieste iniziale per il Nexus 7 di Google) ed Acer, accreditate rispettivamente di 2,4 milioni e 400mila pezzi venduti.

Questa è la fotografia di un comparto che ora ha accolto i prodotti a piattaforma Windows (e più precisamente i tablet con a bordo la versione RT del nuovo sistema operativo di Microsoft) e che di conseguenza si amplia anche in termini di offerta. Decisivo, secondo Idc, rimane il fattore prezzo, ed in funzione di questo parametro è tutt'altro che scontata la rapida ascesa delle tavolette ibride basate sul software di Redmond (che non costano meno di 500 dollari) nella hit parade delle vendite.

L'iPad Mini fa il pieno di vendite. Ad Apple costa 158 dollari
Oltretutto, e torniamo al ruolo centrale giocato da Apple, una buona fetta di consumatori pare abbia aspettato il debutto dell'iPad mini (per quanto entrato a listino a prezzi tutt'altro che economici) per l'acquisto di un tablet e lo dimostra il fatto che sono tre milioni le unità del nuovo tablet da 7,9 pollici della Mela e della tavoletta di quarta generazione vendute complessivamente dalla compagnia californiana in soli tre giorni. Una cifra doppia rispetto al traguardo (già notevolissimo) ottenuto dall'iPad di terza generazione in versione solo Wi-Fi al momento del suo lancio, avvenuto lo scorso marzo. Da Cupertino non sono arrivati dettagli precisi circa l'effettiva domanda per il "mini" ma i portavoce confermano ufficialmente come la stessa sia andata oltre le previsioni e la disponibilità di prodotto a magazzino.

Sui costi di produzione dell'iPad mini si sono invece espressi gli analisti di IHS iSupply, secondo cui (la notizia è stata riportata da All Things Digital) la spesa messa a bilancio da Apple per portarlo sul mercato (nella versione Wi-Fi con 16 Gbyte di memoria) sia di 188 dollari. Al cospetto di un prezzo di vendita di 329 dollari. Interessante in proposito notare come il 43 per cento dei costi alla voce materiali (circa 80 dollari) siano imputati allo schermo multi touch fornito ad Apple da Lg Display ed Au Optronics, i produttori che hanno preso il posto di Samsung per la fornitura dei pannelli per gli iPad.

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