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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2012 alle ore 13:59.

Gli iPad e i Macbook non saranno più equipaggiati da batterie prodotte da Samsung. L'ennesimo capitolo della guerra fra i due giganti hi-tech, stando a quanto documentato dal sito specializzato TechCrunch riprendendo le anticipazioni pubblicate da China Business News, vedrebbe Apple aver ufficializzato il cambio di fornitore per uno dei componenti chiave dei propri tablet e computer mobili: al posto delle "pile" del chaebol coreano, nei prodotti della Mela troveranno posto quelle di Amperex Technology Limited e Tianjin Lishen Battery. Due produttori cinesi, per l'appunto.
La guerra dei brevetti – riaccesasi la scorsa settimana con l'obbligo scattato per Apple di rivelare a Samsung i termini dell'accordo extragiudizionale raggiunto con Htc (si parla di un'operazione che potrebbe portare fra i due e i tre miliardi di dollari nelle casse di Cupertino in 10 anni) - sta producendo dunque concreti effetti in quelli che sono i rapporti commerciali in essere fra Apple e Samsung. Lo prova il fatto che a Cupertino avrebbero già virato sui display di Lg Electronics per gli iPad mini, confermando invece per il momento l'utilizzo dei pannelli della grande rivale per l'iPad tradizionale. Sui chip, per contro, è noto da tempo che la società californiana è seriamente intenzionata a gestire totalmente "in house" lo sviluppo dei processori A6 di nuova generazione ed affidarne la produzione a soggetti terzi (la taiwanese Tsmc, per esempio). L'apporto di Samsung (che ha investito pesantemente nella fabbrica texana dove si producono i componenti al silicio per l'iPhone) rimane al momento vitale ma sulla questione pesa probabilmente anche il fatto che il produttore coreano (notizia non confermata) ha aumentato ad Apple i prezzi dei suoi processori del 20% all'inizio del 2012.
Certo è invece che il ceo della Mela, Tim Cook, ha parlato recentemente di Samsung come di un «partner cruciale», che rimarrà tale «almeno nell'immediato futuro». Solo dichiarazioni di circostanza per tenere buoni gli analisti e la comunità finanziaria? Può darsi. Le indiscrezioni che rimbalzano sia dagli Usa che dalla Corea danno in accelerazione il processo di erosione del rapporto di fornitura in essere fra le due compagnie, sebbene sia difficilmente ipotizzabile che si arrivi a una rottura totale. Impossibile o quasi, infatti, che Apple possa trovare sul mercato capacità produttive tali da poter mettere in un angolo le forniture di Samsung. Almeno fino a che le due aziende cattureranno insieme circa la metà del mercato mondiale degli smartphone e una buona parte di quello dei tablet.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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