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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2012 alle ore 15:21.

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Dopo settimane di indiscrezioni è arrivata finalmente la conferma della disponibilità commerciale (fissata all’inizio del prossimo anno) e dei prezzi di Surface Pro, la versione più pregiata del tablet a marchio Microsoft. La società di Redmond ha dato conto di tali dettagli sul proprio blog, ufficializzando come il modello dotato di 64 Gbyte di memoria interna costerà 899 dollari mentre quello equipaggiato con dischi allo stato solido da 128 Gbyte enterà a listino a 999 dollari. Nel pacchetto è inclusa la penna stilo, ma non la cover esterna con tastiera integrata, che costa 120 o 130 dollari a seconda del modello. Rispetto ai Surface RT, la differenza di costo è come molto sensibile, visto e considerato che per la tavoletta in vendita dallo scorso fine ottobre bastano 499 dollari (Touch cover esclusa).

Le differenze fra i due Surface sono sostanzialmente legate alle prestazioni. A livello estetico le assonanze fra i due prodotti sono infatti moltissime, a cominciare dal rivestimento dello chassis realizzato con processo produttivo VaporMg. Il modello Pro ha dalla sua, innanzitutto, il fatto di equipaggiare Windows 8, e quindi la possibilità di supportare ed eseguire (grazie alla compatibilità con le architetture x86) qualsiasi applicazione sviluppata per le vecchie versioni di Windows. Anche lo schermo touchscreen del Surface professionale, sempre e comunque da 10,6 pollici di diagonale, è migliore, grazie alla risoluzione nativa Full Hd da 1920 x 1080 pixel (rispetto ai 1366 x 768 punti del modello RT).

L’altro sostanziale distinguo fra le due tipologie del tablet griffato Microsoft è alla voce processore: la versione Pro sfrutta infatti chip Intel Core i5 Ivy Bridge (abbinati a un’unità grafica della stessa Intel e a 4 GByte di memoria Ram) mentre sui Surface RT lavora una Cpu quad core Nvidia Tegra 3. Dotato di una porta Usb 3.0 e di una Mini DisplayPort, che permette di visualizzare ad altissima risoluzione le immagini su uno schermo esterno, il modello professionale è infine più pesante e ingombrante dell’altro pesando 902 grammi ed esibendo uno spessore di 1,4 centimetri (contro i 680 grammi e i 9 millimetri di quello RT).

Caratteristiche hardware a parte, c’è chi ha subito sottolineato (e nello specifico il blog tecnologico Engadget) una pecca non indifferente di Surface Pro, e cioè quella relativa all’autonomia delle batterie, dimezzata rispetto alle nove ore garantite dai modelli RT. Il “difetto” però più evidente del prodotto di Microsoft, secondo vari addetti ai lavori, è comunque il prezzo, addirittura superiore (comprendendo la tastiera esterna) a molti esemplari di ultrabook di nuova generazione con a bordo Windows 8.

Parliamo in buona sostanza di un oggetto che poco o nulla ha a che vedere con l’iPad di Apple ma che si posiziona (per doti tecniche e costi) come alternativa alla categoria dei notebook ultraleggeri ibridi, categoria che annovera fra le sue file prodotti come il ThinkPad 2 di Lenovo, l’Xps 12 di Dell, la serie Envy di Hp e i Transformer Book di Asus. Microsoft, a dirla tutta, aveva battezzato da subito Surface Pro come un computer allineato più agli ultrabook che non ai tablet convenzionali e così sarà. Certo deve fare i conti con una domanda che potrebbe essere molto condizionata dal fattore prezzo. Le prime esperienze sul campo del modello RT non appaiono in tal senso incoraggianti: stando infatti al sito taiwanese Digitimes gli ordinativi del gigante di Redmond ai produttori asiatici si sono già dimezzati a due milioni di unità rispetto ai quattro milioni inizialmente preventivati. E le parole attribuite al Cfo di Asus – le richieste per i prodotti Windows 8 non sono attualmente buone - suonano come una sorta di allarme. Tanto che Microsoft starebbe considerando di sforbiciare i costi di listino del suo primo tablet.

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