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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2012 alle ore 14:51.

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Sono 14 i videogame selezionati dal Museum of Modern Art di New York (MoMA) e che faranno parte della collezione permanente di Architettura e Design. La lista dei desideri del MoMA comprende altri 26 titoli che verranno acquistati in futuro e non si tratta di scelte casuali, addirittura ci sono videogiochi che non sono mai entrati nel mainstream.

Tra i 14 già acquisiti figurano i famosissimi Pac-Man (1980), Tetris (1984), SimCity 2000 (1994) e The Sims (2000). A questi si aggiungono Portal (2007), il rompicapo sparatutto nato dall'idea di un progetto universitario il cui team è stato assoldato in toto dalla software house Valve e Another World (1991) il video game sviluppato su Amiga 500, chicca per veri intenditori.

Per sottolineare che anche i videogiochi sono una forma d'arte i curatori si sono avvalsi dell'aiuto di esperti e critici i quali, durante l'arco di 18 mesi, hanno via via sfoltito l'elenco dei papabili, riducendoli a quattro decine. I parametri utilizzati per valutare ogni singolo titolo sono stati identificati in estetica, l'organizzazione dello spazio e quella del tempo.

Nota interessante: il MoMA, insieme ai titoli, intende acquisire anche il codice sorgente per potere attualizzare i videogame alle macchine moderne, console o PC che siano.

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