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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2012 alle ore 14:50.

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Il classico sasso nello stagno l'ha lanciato il sito specializzato Bright Side of News, secondo cui Intel e Nvidia starebbero (di nuovo) discutendo a tavolino di possibili nuovi accordi sui brevetti e sulle licenze d'uso delle rispettive tecnologie non escludendo (questa la clamorosa indiscrezione) l'opzione della fusione o dell'acquisizione.

Del possibile matrimonio fra due prime firme del mercato dei chip per computer, tablet e smartphone si parla almeno da tre anni e anche questa volta siamo ovviamente nel campo delle ipotesi, non essendoci conferme in merito dalle due compagnie.

Fra le due aziende è però in essere un accordo di cross licensing della durata di sei anni - protetto da "non disclosure agreemeent" e stipulato per chiudere una vertenza legale, che porterà nelle casse di Nvidia circa 1,5 miliardi di dollari – ma l'eventuale operazione di merge avrebbe connotati e impatti particolarmente rilevanti. La chiave dell'intesa è facile da intuire: il business dei processori per i dispositivi mobili, che per effetto della sempre più stretta convergenza fra mondo dei pc e universo dei tablet e degli smartphone è divenuto vitale per i colossi del silicio. E Intel, lo ricordiamo, nel segmento mobile ci è di fatto entrata da "outsider" solo da pochi mesi (con i chip Medfield, che lasceranno dal 2013 il posto ai sytem on chip a 22 nanometri) dopo anni di infruttuosi tentativi. Su cui pesa in origine l'errore di vendere la divisione xScale a Marvell Technologies.

Il colosso di Santa Clara, stando ai rumors, avrebbe del resto già provato in passato a rilevare gli asset della rivale con il fine di integrare le note Gpu GeForce nei processori per desktop e notebook Sandy Bridge, Ivy Bridge e Haswell. E non è quindi remota la possibilità che le presunte trattative in corso siano proprio inerenti questo progetto. Suggestiva, infine, l'ipotesi che porterebbe l'attuale ceo di Nvidia nel ruolo oggi occupato in Intel da Paul Otellini, che ha già annunciato l'uscita di scena per la prossima primavere. Ipotesi, questa, legata a filo doppio all'eventuale acquisizione di Nvidia da parte di Intel.

In attesa delle probabili secche smentite delle due parti – ma stando a quanto scrive Bright Side of News Intel questa volta non ha categoricamente bollato come false le indiscrezioni - gli analisti ragionano sulla possibile cifra che dovrebbe investire l'azienda californiana. Nvidia è attualmente valutata oltre 7,8 miliardi – mentre Intel ha fatturato 54 miliardi di dollari nell'esercizio 2011, con profitti netti di 17,5 miliardi – ma considerando gli oneri relativi ai brevetti e altre voci il suo pezzo di mercato non sarebbe probabilmente al di sotto dei 12-15 miliardi dollari.

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