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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2013 alle ore 22:11.

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Facebook vara la sua visione di ricerca: Graph Search ha le radici nell'insieme di connessioni all'interno di una piattaforma con più di un miliardo di utenti attivi. Trasforma il social network in una straordinaria macchina per rispondere a domande articolate. E scoprire collegamenti tra persone, fotografie, interessi e luoghi. Immersi in un'unica rete. È un vasto esperimento di ricerca semantica. Diventa accessibile a partire da oggi in lingua inglese e per alcuni contenuti, ma sarà sviluppato in modo graduale nei prossimi mesi. Graph Search affianca l'esplorazione del web: Facebook rinnova l'alleanza con Bing se un utente non trova le risposte nel social network e ha bisogno di navigare oltre i confini della rete sociale online.

Cambia il modo di immaginare la ricerca: gli utenti sono in grado di porre domande non soltanto per parole chiave, ma in modo più articolato. Ad esempio, possono trovare "ingegneri informatici che vivono a San Francisco e a cui piace sciare". È anche uno spazio di recruitment, come nel caso del quesito "persone che sono state product manager e sono state fondatori".

Graph Search amplia gli orizzonti a un album di immagini globale. Gli utenti troveranno, ad esempio, "foto dei miei amici scattate prima del 1999", raccolte dagli iscritti del social network che in media ottiene 300 milioni di fotografie al giorno. Sono ricercabili secondo le impostazioni degli strumenti per gestire la privacy. E i tag associati (come, ad esempio, il luogo) permettono di scandagliare su larga scala l'ampio network online.

A orientare l'esplorazione possono essere anche gli interessi. Ad esempio, la "musica che piace ai miei amici", "le nazioni dove sono stati i miei amici", oppure "trovare musica che piace alle persone che hanno espresso una preferenza per Obama" e ancora una domanda più complicata e generica come "film che piacciono alle persone che sono registi". Emergono immense possibilità combinatorie che possono essere raffinate attraverso un pannello dove selezionare gli elementi in modo da filtrare i risultati desiderati. Inoltre, Graph Search abilita la ricerca a partire dai luoghi: non è soltanto "un ristorante a San Francisco", ma "un ristorante a San Francisco che piace al Culinary Institute of America graduates". La capacità di raccogliere i "segnali sociali" di chi esprime un "mi piace" contribuisce alla qualità dei risultati. Ma possono essere esaminati soltanto "contenuti che sono stati condivisi con noi", osserva Mark Zuckerberg durante la conferenza nella sede principale di Facebook a Menlo Park.

Un'anteprima di Graph Search è accessibile da qui (https://www.facebook.com/about/graphsearch): avrà una barra in alto visibile in ogni pagina, dove gli utenti potranno restringere il campo di ricerca in modo progressivo. È per desktop e la versione destinata ai dispositivi mobili è stata rallentata dall'impegno degli ingegneri di Facebook nello sviluppo delle applicazioni. Sarà l'inizio di un progetto più ampio che richiederà anni di evoluzione. Lascia intravedere una complessa intelligenza artificiale. Può contare sul social network più grande del mondo e sul grafo sociale costruito dai suoi iscritti. È un lungo viaggio avviato con l'Open Graph. E apre un altro fronte nel duello con Google che accelera la rincorsa con il suo social network Google+.

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