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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2013 alle ore 17:39.

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La musica è l'ultimo terreno di confronto dove Amazon preme sull'acceleratore per inseguire Apple. Ha aperto una vetrina adattata all'accesso da iPhone e iPod touch per vendere brani e album. Ma la procedura di acquisto è consentita soltanto dagli Stati Uniti. E rivela l'intensità del duello tra i due colossi delle tecnologie per catturare l'attenzione del pubblico online.

Con linee di attrito che si moltiplicano, come aveva previsto una vignetta dell'Economist dove Amazon, Google, Apple e Facebook erano rappresentati sotto forma di giganti marini impegnati in una contesa tra loro.

Gli utenti negli Usa che visitano la pagina AmazonMp3 possono mettere la musica nel carrello attraverso la navigazione sul browser Safari da iPhone e da iPod touch. E poi con un'applicazione per iOs, Cloud Player, ascoltano gli mp3: sono scaricabili anche dall'archivio Cloud Drive. Inoltre Amazon aveva annunciato in precedenza che i brani dei compact disc acquistati nel suo negozio dal 1998 saranno replicati in modo gratuito su cloud attraverso il programma AutoRip e, quindi, diventano accessibili ovunque mediante una connessione internet.

In questo modo ritaglia uno spazio nell'ecosistema costruito da Apple che fin dall'inizio degli anni Duemila aveva scommesso sulla musica per ampliare il perimetro del suo mercato, grazie all'abbinamento tra iPod e la piattaforma iTunes: era vista dalle major discografiche come uno strumento per sottrarre spazio alla pirateria ed è stata il risultato di lunghe negoziazioni condotte da Eddy Cue, attuale senior vicepresident di Apple per internet services e software.

Le aree di confronto non sono poche. Come nei tablet di taglia ridotta, dove il Kindle Fire è arrivato per primo tra i dispositivi prodotti dai big a un prezzo inferiore rispetto ai rivali. Amazon ha in cantiere un progetto per le mappe dopo aver comprato la startup UpNext, specializzata in rappresentazioni tridimensionali di cartine geografiche. Ma Apple può contare sui risultati del suo iPad mini: le scorte non sono sufficienti a coprire la domanda e gli acquirenti dovranno aspettare. Ha recuperato sui tablet rivali in poco tempo. Inoltre l'azienda di Cupertino ha segnato passi in avanti nella sua applicazione di mappe e con iBookstore contende terreno ad Amazon negli ebook.

A lanciare in corsa Amazon sono anche le iniziative di cloud computing pubblico: le sue infrastrutture informatiche accessibili attraverso internet diventano un punto di partenza per startup ai primi passi. E hanno contribuito, ad esempio, al decollo di Instagram, Pinterest, Foursquare. Sono un laboratorio di sperimentazione per i big data. Jeff Bezos, amministratore delegato di Amazon, aveva puntato sul cloud quando sembrava ancora un sentiero poco percorso dalle grandi aziende di internet. Ma nel tempo altri hanno seguito la medesima strada.

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