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Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2013 alle ore 16:23.

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C'è del marcio in Corea. Microsoft ha deciso di chiudere il settore ricerca e sviluppo con base a Seoul, allineandosi così a Motorola, Yahoo! e Htc ma, a differenza di queste ultime il colosso di Redmond non prevede tagli al personale a cui è stato offerto (indizio interessante) un posto in un altro settore della branch coreana o un impiego nel quartier generale nello Stato di Washington ma non uno a Pechino, laddove il comparto ricerca e sviluppo verrà trasferito a fine mese.

Finisce così, dopo oltre 7 anni, l'avventura del laboratorio Microsoft nella Corea del Sud e, ancora prima che il campus pechinese voluto da Ballmer compia due anni di vita (è stato aperto durante il mese di maggio del 2011) vi vengono focalizzate e accorpate attività cruciali per il settore mobile. Non fa notizia in sé il fatto che i 21 dipendenti attualmente impiegati nel laboratorio dovranno cambiare reparto o città, lascia piuttosto intuire le intenzioni future di Microsoft il volere profondere sforzi in un Paese, la Cina, dotata di una maggiore offerta di carrier telefonici e 356milioni di persone che si connettono alla Rete da dispositivi mobili (con una crescita del 17,5% rispetto al 2011). In quest'ottica l'accordo stretto tra Microsoft e il motore di ricerca cinese Baidu per l'introduzione di risultati in lingua inglese assume un senso ancora più marcato.

Così il Microsoft Advanced Technology Center di Pechino si occuperà di Bing, dell'AdCenter online (per la pubblicità), Msn e i servizi internet mobile. Una mossa strategica di ampio interesse, capace di fare passare in secondo piano le recenti restrizioni volute dal governo cinese. La Cina diventa la palestra con cui Microsoft intende rincorrere il treno del web

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