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Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2013 alle ore 17:45.

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Esce un gioco di Ron Gilbert, uno dei papà di "The "Secret of Monkey Island", l'inventore di un capolavoro come "Maniac Mansion". Parliamo di videogiochi per pc, degli anni Novanta, delle prime avventure grafiche "punta e clicca". Parliamo di tempi andati. Ron Gilbert però non si dimentica. Ha introdotto il nonsense, l'ironia quando ancora i videogiochi erano opere di equilibrismo tecnologico. Ecco perché The Cave (disponibile per il download su Xbox 360, Ps3 e Wii U) è un titolo che non può passare sotto silenzio. Insomma, la paura di restare delusi non è un'opzione percorribile.

Anche sulla carta tutto lascia sperare per il meglio: sette personaggi (il Cavaliere, la Viaggiatrice del Tempo, i Gemelli, lo Zotico, il Monaco, la Scienziata e l'Avventuriera) con diverse abilità. Il giocatore può portarsi dietro solo tre di loro alla volta in questa che tecnicamente è un'avventura a scorrimento laterale, ma nello sostanza sfugge a classificazioni di genere. Come un buon vino i primi minuti riportano indietro nel tempo ai tempi di Maniac Mansion. Poi c'è la caverna che è l'io narrante del gioco. I puzzle game, gli enigmi che occorre risolvere studiando le caratteristiche dei diversi personaggi, sono come te li aspetti: poco ortodossi e folli (non si raggiungono i picchi della serie Monkey Island ma ci si avvicina parecchio).

Eppure, il titolo di Double Fine non è perfetto. Anzi, è pieno zeppo di imperfezioni, i salti non sono ben calibrati e troppo spesso è un po' ripetitivo. Ma poco importa. A chi gonfia il petto solo a sentir nominare il pirata Guybrush Ulysses Threepwood (il personaggio di Monkey Island ndr) non interessano tecnicismi. Vuole solo risolvere gli enigmi di The Cave rinunciando al pensiero logico. Vuole sperimentare la soluziona più astrusa. E quando non arriva schiaccia i tasti a casaggio. Rivivendo una frustrazione che sa di passato.

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