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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2013 alle ore 20:41.
Chi vince si prende tutto: nel caso della telefonia mobile, e degli smartphone in particolare, il motto è quanto mai veritiero e concreto, almeno secondo le rilevazioni della società di ricerca Canaccord Genuity. Apple e Samsung non solo dominano il mercato dei cellulari intelligenti in termini di unità vendute (catturando circa la metà della domanda mondiale) ma si spartiscono anche tutti i profitti.
Fatto 100 il totale degli utili sviluppati dai vendor, le due grandi rivali dell'universo mobile si portano a casa una fetta del 103 per cento. Come possibile? Per via del fatto che il calcolo dei profitti di Canaccord prende in considerazione anche i margini operativi dei principali produttori di questa industria e che nel corso degli ultimi dodici mesi tanto Research in Motion (ora BlackBerry) quanto Motorola hanno registrato perdite lorde. Da qui la percentuale di cui sopra, che gli analisti definiscono stupefacente, e uno scenario che vede la sola Htc, oltre ad Apple e Samsung, esibire un dato positivo (pari all'1%) nel conteggio dei profitti mobili 2012.
Android regina, Windows sorpasserà BlackBerry
Un dato astronomico, ma che alla fine non deve sorprendere più di tanto, vista la popolarità globale degli smartphone. Sta di fatto che alla fine di quest'anno, stando alle previsione di Abi Research, saranno circa 1,4 miliardi quelli in uso sul pianeta, con una crescita del 44% rispetto al 2012. Poco meno di 800 milioni (798 per la precisione) avranno a bordo Android, 45 milioni Windows Phone e 294 milioni saranno iPhone. Numeri che fotografano in modo limpido lo scenario dei telefonini: il sistema operativo di Google e quello di Apple sono dominanti, quello di Microsoft si prende il ruolo di terza forza (con il 3% del mercato totale) spodestando BlackBerry. Per l'ormai ex Research in Motion le speranze di risalita dovrebbero fermarsi a quota 20 milioni di terminali BB10 (la nuova versione della piattaforma lanciata il 30 gennaio) attivi entro fine anno; per gli altri sistemi, proprietari e open source, rimangono le briciole.
Interessanti, anche se premianti i soliti noti (Apple), le statistiche di Abi riguardanti i tablet. Le tavolette in uso a fine dicembre potrebbero essere 268 milioni, il 125% in più (e quindi più del doppio) rispetto al 2012; l'iPad, nelle sue varie versioni, dovrebbe prendersi una fetta del venduto pari al 62%, mentre ad Android andrebbe il 28% del mercato. Percentuali quasi perfettamente all'antitesi di quelle previste in campo smartphone. Ma a legarle c'è una chiave di lettura comune: in campo mobile, almeno per il 2013, Windows giocherà ancora un ruolo marginale. (G. Rus.)
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