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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2013 alle ore 10:28.

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Quello delle applicazioni software è un mercato stimato da Gartner in 25 miliardi di dollari nel 2013: vede una competizione fra le grandi vetrine digitali come App Store, Google Play, Windows Phone Store, BlackBerry World. L'incremento di fatturato in un anno è del 62%. La vivacità del mercato incoraggia così una gara globale che attrae startup e imprese per scalare le classifiche e alimentare macchine da soldi. Tra queste, ci sono anche le aziende italiane. Ecco una selezione di dieci applicazioni nate nel nostro Paese che hanno avuto successo.

AppsBuilder
Un laboratorio su internet per la costruzione da zero di applicazioni software: AppsBuilder consente agli utenti di adoperare una procedura fai-da-te. La piattaforma è stata lanciata da due studenti di ingegneria informatica del Politecnico di Torino, Daniele Pelleri e Luigi Giglio. Ha conquistato pubblico grazie alla capacità di semplificare i processi anche per chi è ai primi tentativi nella costruzione di un'applicazione software da utilizzare attraverso smartphone o tablet. Ha debuttato da poco anche su BlackBerry World.

Atooma
È un'applicazione software per i dispositivi mobili con sistema operativo Android: abilita l'accesso a un tavolo di lavoro per assemblare scorciatoie con la logica "se...allora". Ad esempio, un utente può programmare un'azione semplice come "se ricevo un tweet da un determinato utente, allora sia inviato un messaggio email". Ma sono consentite costruzioni più complesse, integrate con i principali social media. È gestita da un team di quattro persone: Fabrizio Cialdea, Andrea Meriggioli, Gioia Pistola e Francesca Romano. Ha vinto a Barcellona la competizione Mobile Premier Awards e a Roma TechCrunch Italy.

Aroundme
Marco Piferi, sviluppatore software, ha elaborato una sorta di bussola sul territorio progettata per sistema operativo iOs: attraverso una mappa digitale gli utenti scoprono punti di interesse nelle vicinanze, ad esempio ristoranti o stazioni di rifornimento. Ha coinvolto presto il pubblico online grazie al passaparola spontaneo. E poi è decollata con l'App Store di Apple. Aroundme significa "attorno a me".

Cinetrailer
Ha tagliato il traguardo di 2 milioni di download: è una guida per orientarsi nella programmazione al cinema e abilita la visione dei trailer sui dispositivi mobili. Inoltre i filmati possono essere condivisi con i gruppi di amici mediante i social media. Ha una sezione Home video e un ampio archivio da scandagliare per trovare titoli. A lanciarla è stata la società Ddm, guidata da Marco Dufour e Camillo Morganti.

Lyrics
Riconosce i brani musicali dai primi secondi e trova i testi delle canzoni. Ha superato la soglia di 10 milioni di utenti. Sfida Shazam. È accessibile su diverse piattaforme: Android (con il nome di MusiXmatch Lyrics Music Player), iOs (MusiXmatch Lyrics Music Player), Spotify (MusiXmatch) e Windows 8 (Lyrics). A lanciarla è stato un team di sviluppatori software composto da Massimo Ciociola, Francesco Delfino, Gianluca Delli Carri, Giuseppe Costantino, Valerio Paolini e Loreto Parisi.

Fubles
L'applicazione software per dispositivi mobili apre la porta a un social network per organizzare partite a calcio tra amici. Deriva dall'idea di Vito Zongoli, un ingegnere del Politecnico di Milano. Ha una vasta integrazione con le reti sociali online come Facebook dove gli utenti condividono, ad esempio, le notizie sui loro prossimi incontri sportivi e i voti sulle loro performance. Inoltre scambiano opinioni e commenti. Lo scorso novembre ha raggiunto 200mila iscritti.

Glancee
Era un'applicazione software per la social discovery: consentiva di trovare nelle vicinanze persone che avrebbero potuto avere interessi comuni. A lanciarla sono stati due laureati del Politecnico di Milano, Andrea Vaccari e Alberto Tretti, con l'aiuto di uno sviluppatore software canadese, Gabriel Grise. Hanno autofinanziato il progetto durante un periodo negli Stati Uniti. Sono saliti sul palcoscenico del festival Sxsw di Austin in un momento in cui il tema della social discovery geolocalizzata era tra i più discussi. È stata acquisita da Facebook.

Indoona
Un social network per conversazioni dove gli utenti possono anche condividere videopodcast nel flusso delle discussioni: Indoona unisce social media e livestreaming. Arriva dal laboratorio di ricerca e sviluppo di Tiscali. E costruisce uno spazio di collaborazione in diretta. Come Twitter, permette agli iscritti di seguire gli aggiornamenti nella community attraverso micropost e hashtag.

Soundtracker
A varare la radio geo-social è stato Daniele Calabrese: dopo aver lavorato alla Banca Mondiale ha lanciato una webradio disegnata per l'uso da dispositivi mobili. Ha accesso a un archivio di 20 milioni di brani riproducibili in livestreaming. Permette anche di consultarne i testi. È in grado di esaminare le playlist condivise da altri iscritti nelle vicinanze attraverso l'opzione radar.

Spreaker
Ha un'applicazione software per dispositivi mobili che permette agli utenti di registrare e condividere programmi radiofonici in live podcast. Ha conquistato attenzione grazie al pubblico dei social network e dei blogger che commenta nelle discussioni sui social media. È un laboratorio creativo. Da poco la startup ha aperto una sede a Berlino. A fondarla sono stati Marco Pracucci, Francesco Baschieri e Daniele Cremonini.

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