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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2013 alle ore 14:47.

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Wong Wai-Ming, ceo di Lenovo (Reuters)Wong Wai-Ming, ceo di Lenovo (Reuters)

Un mese e mezzo fa l'uscita del Chief financial officer, Wong Wai Ming, che stando a quanto riportò a suo tempo Bloomberg dava per possibile la scalata di Lenovo a BlackBerry. Oggi, dopo aver registrato la precisazione che sapeva di smentita da parte della multinazionale cinese e il lancio della nuova piattaforma smartphone BB10 ad opera del produttore canadese, la situazione si ripresenta. E questa volta a riportare alla ribalta l'ipotesi della clamorosa acquisizione ci ha pensato il ceo della multinazionale asiatica, Yang Yuanqing.

Il manager, in un passaggio di un'intervista concessa alla testata finanziaria francese Les Echos, ha infatti aperto all'idea di un eventuale acquisto della società nordamericana. "Potrebbe avere senso", ha detto il manager senza sbilanciarsi troppo e aggiungendo che servirebbe comunque una preventiva analisi del mercato e del reale valore della compagnia. Siamo lontani, questo sembra trasparire dalle parole di Yang Yuanqing, da una vera dichiarazione di interessi. Corretto quindi parlare di semplice apertura, anche in relazione alla situazione che vive oggi BlackBerry.

A un mese dal lancio dei primi smartphone basati sul nuovo sistema operativo BB10 nessuno è infatti in grado di dire se la società canadese saprà tornare ai fasti di un tempo oppure se la curva discendente imboccata circa due anni fa non è ancora finita. Android e iOs, a livello di piattaforme, sono irraggiungibili; la corsa di BlackBerry non può più essere su Google ed Apple quanto su Microsoft e il suo Windows Phone 8. In ballo c'è il ruolo di terza forza dell'universo smartphone, settore dove Lenovo recita oggi da outsider al cospetto dei grandi marchi e quasi esclusivamente in Cina (lo sbocco sui mercati occidentali sarebbe una delle chiavi dell'acquisizione di BlackBerry).

In attesa di possibili e al momento improbabili novità in tal senso, in casa BlackBerry si dicono tutti soddisfatti – a cominciare dal Ceo Thorsten Heins – dei riscontri ottenuti dalla nuova famiglia di telefonini Z10, oggi disponibile in 21 Paesi dopo il debutto in anteprima nel Regno Unito a fine gennaio. Di numeri di vendita non se ne fanno e l'unica indicazione ufficiale (arrivata a fine febbraio) conferma l'avvenuto aumento della capacità produttiva per soddisfare una domanda che si è rivalata anche superiore alle aspettative. Ma è sintomatico che lo stesso Heins abbia ricordato metaforicamente, qualche giorno fa, come BlackBerry abbia appena incominciato a scalare la montagna.

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