Sbarca in Italia Rdio, la corsa della musica in streaming

Rdio è una radio ascoltabile dal web: arriva al debutto ufficiale anche in Italia dopo alcuni giorni di prova tra gruppi ristretti di utenti. A fondarla sono stati Janus Friis e Niklas Zennström che in precedenza hanno costruito la piattaforma di file sharing Kazaa quando erano giovanissimi talenti del software. E in seguito hanno varato Skype per le chiamate su internet. La musica in streaming richiama startup: nelle ultime settimane è emerso inoltre l'interesse dei colossi delle tecnologie.

La webradio Rdio ha un catalogo di 18 milioni di brani. Gli utenti possono accedere attraverso browser: è gratuita per sei mesi, oppure prevede un'offerta a pagamento (per l'ascolto via web e anche per la fruizione da dispositivi mobili). Da poco ha aggiornato l'applicazione software su iOs con strumenti in grado di coinvolgere gli utenti mediante meccanismi di social networking. Secondo le ultime stime dell'Ifpi le piattaforme in streaming hanno generato il 20% del fatturato della musica digitale in Europa durante il 2012, rispetto a una media del 10% nel resto del mondo: a trainare sono soprattutto le nazioni scandinave.

Ma la rivalità è intensa. Non perde tempo Spotify: in Gran Bretagna prova ad allargare i confini e sperimenta l'ascolto dei brani da web attraverso un browser, mentre al momento occorre il download di un software per esplorare il suo catalogo. Mira inoltre ad accelerare l'espansione internazionale. Ha 20 milioni di iscritti che accedono alla fruizione gratuita, supportata dalla pubblicità, e 5 milioni hanno un abbonamento a pagamento. Può contare su un'alleanza con Facebook, intensificata dopo l'ultima trasformazione del design nel social network. In precedenza Spotify aveva osservato che gli utenti più attivi nella condivisione, ad esempio di playlist, sono più propensi all'acquisto di una sottoscrizione. Anche i big delle tecnologie guardano alla musica in streaming. Secondo indiscrezioni Google ha in cantiere un'offerta a pagamento con YouTube e con Android, mediante Google Play Music. Apple di recente ha aperto un dialogo con Beats per la piattaforma di webradio Project Daisy.

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