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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2013 alle ore 07:51.

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È vero che la tentazione di raccontare il mondo della tecnologia (e non solo) come una continua sfida tra uno e l'altro attore è molto forte, ma in questo caso di sfida si tratta davvero. Apple contro Samsung. Silicon Valley contro Corea, Paese che ha meno di 50 milioni di abitanti ma è stata capace di imporsi nella tecnologia industriale con colossi come Samsung, Lg e Hyundai.

L'azienda di Cupertino ha trasformato il mercato della telefonia mobile quando Steve Jobs, dal Moscone Center di San Francisco, presentò l'iPhone con il ritornello "a phone, an iPod, an internet communicator". Era il 2007, oggi il mercato è completamente diverso e nel solco lasciato dalla leadership di Apple si è inserita Samsung.
Il rapporto tra le due aziende è quantomeno particolare. Da sole controllano metà del mercato globale degli smartphone, solo che nel frattempo Samsung è anche fornitrice di componenti di Cupertino e le aziende sono impegnate in procedimenti giudiziari reciproci in tutto il mondo per violazione dei brevetti.

Nel capitolo odierno della sfida, che si chiama S4, Samsung si è mossa molto veloce, con uno smartphone rinnovato in meno di un anno. L'azienda di Cupertino dovrebbe rilasciare a cavallo dell'estate l'iPhone 5S, rivisitazione dello smartphone che nel trimestre di debutto ha fatto meglio del Galaxy: 27,4 milioni di pezzi contro i 15,4 milioni dell'S3, che però era già al secondo trimestre sul mercato (dati Strategic Analytics). Nel 2012 Samsung è arrivata al 30,3% dal 19% dell'anno precedente, mentre Apple è salita al 19,1% dal 18,8 per cento. I coreani hanno una quota maggiore grazie a una gamma di modelli più varia, anche a prezzi inferiori. Stando alle indiscrezioni, è proprio in questa direzione che Apple vorrebbe muoversi nei prossimi mesi, con un modello low cost per mercati dove è più facile recuperare quote di mercato.

«Credo che oggi la forza di Samsung sia riassumibile in tre punti – spiega al Sole 24 Ore Carlo Carollo, direttore vendite e marketing della divisione telecom e reti di Samsung in italia -: eccellenza tecnologica, velocità nel time to market e brand. Nel 2012 secondo la classifica Interbrand siamo entrati nella classifica dei primi dieci marchi al mondo». Il risultato «più impressionante», è stato nel software «sia con l'S3 che con l'S4 siamo riusciti a distinguerci anche sulla piattaforma e le funzionalità, che sembrava una prerogativa di Apple». Nonostante Android non sia made by Samsung, elemento che dà spazio a voci di ogni tipo su un futuro sistema operativo proprietario per liberarsi dall'ingombrante presenza di Google. Android non è stato mai nominato durante la presentazione a New York e si vede poco anche nel dispositivo, dove la maggior parte delle funzioni sono già installate e molto personalizzate da Samsung.

L'integrazione tra hardware e software resta una prerogativa cui Apple è molto affezionata. L'andamento del titolo in Borsa delle due aziende nell'ultimo anno, però, è stato opposto. Samsung è cresciuta a Seul di oltre il 20%, percentuale non lontana da quanto ha lasciato sul terreno Cupertino. Le preoccupazioni degli investitori sono proprio sulla capacità di mantenere i ritmi di crescita impressionanti degli ultimi anni in un contesto così competitivo. Samsung nel quarto trimestre 2012 ha visto gli utili crescere del 76% a 7,04 miliardi di won (circa 4,9 miliardi di euro), Apple nel primo trimestre fiscale 2013 ha registrato utili record 13,08 miliardi di dollari, ma sostanzialmente piatti rispetto all'anno precedente (+0,1%).

L'azienda di Seul ha fatto suo il paradigma di Apple ma con una generazione di smartphone con schermo più grande e i nuovi phablet ha indagato nuove forme di ibridazione tra smartphone e tablet, con successo. Ora la palla passa a Apple. Sarà lei, questa volta, a seguire la strada di Samsung abbandonando lo schermo da 4 pollici o inventerà qualcosa di nuovo su iOS?

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