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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2013 alle ore 12:06.

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Il Washington Post introdurrà durante l'estate l'accesso a pagamento sul web: i lettori dovranno sottoscrivere un abbonamento se superano la consultazione di 20 articoli o contenuti multimediali al mese. Il 90% del pubblico online del quotidiano è fuori dai confini degli Stati Uniti.

Come funziona
Secondo le previsioni dopo aver oltrepassato la soglia mensile resteranno raggiungibili in modo gratuito la home page e le pagine principali di ogni sezione. Inoltre continueranno ad avere accesso illimitato alcune categorie di lettori già abilitate dai loro posti di lavoro, come insegnanti e funzionari della pubblica amministrazione. Gli abbonati che ricevono a casa le copie cartacee non dovranno pagare supplementi. È in cantiere il lancio di una versione per iPad.

Le inserzioni promozionali digitali del quotidiano hanno raggiunto quasi un quinto del fatturato pubblicitario. E nel gruppo Washington Post Company le edizioni online hanno registrato nel 2012 un incremento degli incassi dagli annunci commerciali del 5% rispetto all'anno precedente. Il Washington Post era rimasto tra gli ultimi a non aver introdotto un paywall. Gli inserzionisti dell'edizione cartacea sono soprattutto locali.

Le tendenze negli Stati Uniti
Sono incoraggianti per quotidiani nazionali e locali negli Usa le prime sperimentazioni di accessi sul web a pagamento: è quanto rileva l'ultimo studio appena pubblicato "State of the news media" del Project for Excellence in Journalism del Pew Research Center. All'inizio di febbraio il New York Times ha dichiarato di aver raggiunto 640mila abbonamenti soltanto per le edizioni digitali, incluso l'International Herald Tribune: anche le inserzioni pubblicitarie online sono aumentate del 5%. Di recente il Wall Street Journal Digital Network ha reso noto di avere in media 3,9 milioni di lettori al giorno sul web per il Wall Street Journal e le altre testate della piattaforma. Inoltre 450 dei 1380 quotidiani negli Stati Uniti hanno scelto di richiedere la fruizione a pagamento per gli utenti sul web.

Attraverso internet conquistano pubblico negli Usa anche due giornali anglofoni con sede nel Regno Unito come il Guardian e il Mail Online che hanno scommesso sull'accesso gratuito per gli utenti online. A febbraio il Financial Times ha raggiunto 316mila lettori a pagamento per le edizioni digitali: è stato il primo a superare gli abbonamenti per le copie cartacee.

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