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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2013 alle ore 11:36.

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Taglia il traguardo di sette anni Twitter: procede in direzione di uno sbarco in Borsa. Fin dal debutto ha dimostrato la capacità di adattarsi ai cambiamenti. Ha anticipato Facebook e Google nell'uso degli aggiornamenti in tempo reale all'interno dei social network. Ha diffuso più di altri l'abitudine di adoperare gli hashtag per definire gli argomenti delle conversazioni. È diventato uno spazio di formazione dell'opinione pubblica globale.

Verso la Borsa
Twitter moltiplica i progetti per coinvolgere gli utenti e costruire un percorso originale. Secondo gli analisti i microvideo di Vine potranno essere una bacheca per inserzioni commerciali. Accoglie formati per la pubblicità adatti alla comunicazione in 140 caratteri tra lettere e numeri: talvolta si avvicinano agli haiku giapponesi. Emarketer prevede che Twitter l'anno prossimo raggiungerà un fatturato di 807,5 milioni di dollari derivante dai messaggi promozionali. Inoltre ha stretto accordi per il social data mining con società come DataSift che permettono di esplorarne gli archivi. Sono iniziati esperimenti di ecommerce, ad esempio con Chirpify. E secondo le ultime rilevazioni di Nielsen è uno spazio che aumenta la partecipazione in diretta del pubblico durante i programmi televisivi, attraverso risposte e hashtag condivisi. I dati dei tweet, mediante le Api, alimentano un ecosistema di startup capaci di valorizzarli, come Tweetminster. Forse il social network guarda in direzione della musica. Alcune indiscrezioni riferiscono che ha in cantiere una collaborazione con SoundCloud per ascoltare e condividere audio. Da poco Jack Dorsey e Biz Stone hanno ricevuto un brevetto per la piattaforma di Twitter, fondata con Evan Williams. La policy dell'azienda è di adoperare la proprietà intellettuale soltanto a scopi difensivi da eventuali battaglie legali.

Gli inizi: dai podcast ai tweet
A inviare il primo messaggio su Twitter è stato Jack Dorsey nella giornata del 21 marzo del 2006. Era arrivato a San Francisco in cerca di opportunità e lavorava come sviluppatore software con Biz Stone nella community per la condivisione di podacast Odeo, lanciata da Evan Williams e Noah Glass dopo aver venduto la piattaforma Blogger a Google.
Ma in quel periodo Apple vara la sua applicazione software per registrare e diffondere podcast. È una competizione formidabile per una startup e occorreva trovare idee alternative. In una maratona creativa collettiva emerge l'intuizione di un microblog. All'inizio il nome era "twttr". Convince subito i primi utenti e trova una nicchia di appassionati. I giornalisti prima sono scettici, poi ne diventano sostenitori. Conquista la politica. In un video appena pubblicato Twitter racconta sul suo blog l'espansione globale attraverso alcuni momenti entrati nell'immaginario collettivo. Sono 200 milioni gli utenti attivi: i messaggi arrivano in media a 400 milioni ogni giorno. Il nome dell'uccellino diventato un'icona è Larry: sarebbe ispirato a un giocatore dei Boston Celtics, Larry Bird.

Cosa è cambiato dal 2006
Sette anni dopo a guidare Twitter è Dick Costolo. I tre fondatori sono ancora insieme nel social network, ma hanno scelto strade diverse. Jack Dorsey con il suo vecchio datore di lavoro di St. Louis, James McKelvey, ha lanciato l'idea di uno strumento per i pagamenti in mobilità chiamato Square. Stone e Williams hanno riacceso i motori di Obvious Corporation e hanno varato uno spazio per la condivisione, Medium: nelle loro intenzioni dovrebbe essere un laboratorio per il giornalismo su internet.

In Italia
Secondo le rilevazioni mostrate da Social Trends salgono sul podio dei più seguiti su Twitter in Italia Valentino Rossi (1,74 milioni di followers), Jovanotti (1,52 milioni) e Beppe Grillo (1,11 milioni).

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