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Questo articolo è stato pubblicato il 19 aprile 2013 alle ore 11:11.

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Un salto in avanti del 42 per cento degli attacchi mirati nel corso del 2012, per una media di 116 azioni maligne giornaliere: questo il dato più importante (e preoccupante) che emerge dall'Internet Security Threat Report 2013 (Volume 18) redatto da Symantec sulla base delle informazioni raccolte da oltre 69 milioni di casi in 157 differenti Paesi.

E-mail spazzatura in diminuzione, boom degli attacchi Web
Un rapporto che regala anche qualche buona notizia, per esempio il lieve declino dello spam (che ha interessato il 69 per cento di tutto il traffico e-mail dell'anno passato, rispetto al 75 per cento registrato nel 2011), ma che mette anche in evidenza tutta la forza del fenomeno del cybercrimine. In altri termini il rischio di vedersi sottrarre informazioni, personali o critiche, è in aumento di pari passo con il livello di sofisticazione delle minacce.
Nel mirino di hacker e criminali ci finiscono sia le aziende – il 31 per cento di tutti gli attacchi prendono di mira le organizzazioni con meno di 250 addetti (le meno attrezzate, secondo Symantec, sotto il profilo delle soluzioni di sicurezza) e un attacco di tipo "watering hole" (tecnica usata per bucare siti Web o blog frequentemente consultati dalle vittime dell'attacco) ha infettato 500 imprese in un solo giorno – che ovviamente anche i consumatori.
Questi ultimi sono soprattutto oggetto di attacchi ransomware (il conto delle perdite economiche è nell'ordine dei cinque milioni di dollari) e di malware "web-based", aumentati nel 2012 del 30 per cento. Oltre 247mila, questo un altro numero su cui riflettere, gli attacchi online bloccati giornalmente negli scorsi dodici mesi mentre i siti Web di business, tecnologia e shopping sono stati tra i primi cinque categorie ospitanti le infezioni.

Malware mobili: più minacce per Android, più nuove vulnerabilità per iOs
I malware indirizzati a dispositivi mobili sono cresciuti addirittura del 58 per cento e il 32 per cento di tutte le minacce indirizzate verso smartphone e tablet ha tentato di rubare informazioni quali indirizzi di posta elettronica e numeri di telefono.
Apple iOs ha registrato ben 387 nuove vulnerabilità, contro le 13 rilevate per Android, che però evidenzia una maggiore predisposizione alle minacce a causa della sua superiore quota di mercato nei sistemi operativi per smartphone, la propria natura di sistema aperto e il modello di distribuzione delle app (che non è blindato come quello di Cupertino).
I messaggi spazzatura, per quanto diminuiti, sono pur sempre un numero enorme: 30 miliardi quelli tutt'ora inviati ogni giorno nelle caselle di posta degli utenti su scala globale, il 55 dei quali inerenti la sfera del sesso (prodotti o servizi di appuntamento). Ogni 291 mail spedite, inoltre, una contiene un malware e il 23 per cento delle comunicazioni infette contiene link verso siti Web maligni.

Roma capitale delle bot
Dal rapporto di Symantec emergono infine alcuni dati relativi all'Italia. Roma, per esempio, è la quarta città al mondo (e la prima in Europa) per numero di bot identificate mentre il Belpaese è al settimo posto assoluto per quantità di attività malevoli, con un peso percentuale del 2,4% per cento rispetto a tutti gli altri Paesi. Nella classifica a livello di regione Emea, l'Italia occupa invece il terzo posto dopo Germania. e Olanda.

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