Il nuovo iPhone dovrà ora stupire

L'Htc One arriva in Italia tra fine aprile e inizio maggio e costa 699 euro, come il concorrente Android numero uno: il Samsung Galaxy S4. Che arriva il 27 aprile. Una coincidenza che rende la sfida di Htc più difficile, perché Samsung, anche in virtù del successo dell'S3 e una buona dose di marketing, è riuscita a creare una grande attesa.
Abbiamo provato i due device ed è difficile trovare difetti. L'Htc One ha un design riuscito, con bordi e inserti in alluminio, mentre l'S4 assomiglia molto al precedente S3 ma con una migliore integrazione dello schermo (5 pollici contro i 4.8 dell'S3) a parità di dimensioni. L'Htc One ha uno spessore di 8,9 millimetri per un peso di 134 grammi, l'S4 è più sottile (7,9 millimetri) e pesa una piuma di meno: 130 grammi.

L'iPhone 5, principale concorrente preso di mira anche da Lg Optimus G, BlackBerry Z10, Nokia Lumia 920 e il Sony Xperia Z, è invece spesso 7,6 millimetri e pesa 112 grammi, ma va detto che è più piccolo con display da 4 pollici. Visto che la domanda sottointesa per chi ha scoperto gli smartphone con Apple è perché cambiare, la prima risposta è proprio sulle dimensioni dello schermo. Dipende dai gusti, ma dopo qualche giorno di prova con più larghezza si apprezza la maggiore facilità di lettura, browsing e visione di foto e video.

Sull'hardware le performance sono eccellenti. La sfida per distinguersi è sul software. L'interfaccia utente Htc è personalizzata, elegante e la funzione di aggregazione di social e news BlinkFeed è utile. Per le foto, Htc Zoe con video di 3 secondi e scatti sequenzali è divertente. L'S4 fa qualcosa in più in termini di interfaccia con la possibilità di usare il telefono con i gesti e gli occhi. Bisogna prenderci la mano, non sempre è utile ma è un giochino che si fa notare. Sulla fotocamera integra ogni genere di possibilità.
E l'iPhone 5? iOS, benché necessiti un restyling, resta un po' più immediato, pulito e integrato su tutte le piattaforme nell'ecosistema Apple. Però il 2013 è molto agguerrito e Cupertino rischia di cedere altre quote di mercato: stupire ora è più difficile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA