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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2013 alle ore 18:46.

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Il motto utilizzato per illustrare a una platea di oltre 1.200 addetti ai lavori (in occasione del Sas Forum, andato in scena il 17 aprile a Milano) quanto sia importante affrontare seriamente il tema dei Big Data è stato il seguente: "high-performance analytics alla portata di tutti". Il che significa, in concreto, soluzioni ad elevato coefficiente prestazionale più facilmente accessibili da parte di aziende private ed enti pubblici.

Un mercato da 136 miliardi di dollari nel 2020
Le tecnologie per l'analisi dei dati sono del resto da tempo una delle priorità sul tavolo dei Chief information officer e dei responsabili It e chi opera in questo segmento (Sas, di fatto, da 36 anni a questa parte, quando prese corpo una compagnia divenuta nel tempo una dei vendor di riferimento nel campo della business intelligence) è consapevole delle potenzialità e della pervasività del fenomeno. Gartner, per esempio, ha coniato il concetto di "analytics everywhere", stimando da oggi al 2020 una crescita del 9 per cento anno su anno della spesa per queste soluzioni, per un giro d'affari globale che passerà da 70 a 136 miliardi di dollari.

La ricetta di Sas, per marcare le distanze dalla concorrenza (Sap, Oracle e vari altri) e presentarsi in pole position per cogliere le opportunità di un mercato dalle grandi prospettive, si chiama Visual Analytics. Di cosa si tratta lo spiega al Sole24ore.com l'amministratore delegato della società in Italia, Marco Icardi, sottolineandone innanzitutto la prerogativa di tecnologia "per l'analisi di grandi volumi di dati in-memory (che, sempre secondo Gartner, cresceranno anno su anno del 30 per cento, ndr) e per esplorare enormi quantità di informazioni strutturate e non, con grande velocità di esecuzione e senza limitazioni. Con la prerogativa di rendere accessibili questi strumenti a molti più utenti anche privi di competenze tecniche".

Cos'è la visual analytics
Che i dati i azienda siano destinati ad aumentare esponenzialmente è ormai una tendenza acquisita. Il punto focale della questione, secondo Sas, non è correre dietro alla crescita delle informazioni archiviate nei database aziendali bensì quella di leggere quelle informazioni (la maggior parte delle quali di natura destrutturata e provenienti da social media, processi transazionali e altro) in modo utile per l'azienda. Per rispondereprecisamente, per esempio, a domande del tipo: quanto le condizioni metereologiche possono influire sul flusso di cash di un distributore Atm posto in un centro commerciale piuttosto che sulle vendite di un particolare tipo di prodotto?
La business intelligence e i tool di analisi sono i cardini, la Visual Analytics di Sas li unisce in un'unica soluzione che permette di rappresentare la realtà in modalità "data driven". Vengono cioè interrogati milioni di dati in pochi secondi e visualizzati in formato grafico, logicamente e non in modalità pre costituita, sui device (tablet ovviamente inclusi) dei manager deputati a prendere decisioni.

Aiutare le aziende a definire strategie in base a tutto il patrimonio di informazioni disponibili e in tempi rapidissimi, azzerando il margine di errore: questo in estrema sintesi il compito che si prefigge l'ultima versione della piattaforma, la cui novità è proprio nell'interfaccia intuitiva che rende più facilmente "visibili" i dati. Peculiarità che, assicura Sas, i classici strumenti di business intelligence e di reporting non sono in grado di garantire con la stessa efficacia.

Chi la usa e chi la userà: utility, telcos, aziende sanitarie e assicurative
Quali sono gli ambiti di applicazione di Sas Visual Analytics in Italia e quali i testimonial di implementazioni già in corso d'opera? Icardi di nomi e cognomi non ne fa ma assicura che i costi della soluzione (che integra nuovi algoritmi per la modellazione predittiva e le analisi in-database e componenti avanzate di risk management e analisi delle frodi) sono accessibili anche per le medie imprese. "Al momento abbiamo pochi progetti in produzione – conferma il manager – ma sono molti i progetti in cantiere, nel settore della sanità come in quello assicurativo".

Un business di prospettiva che fonda su solide basi. "In Italia – speiga infatti l'Ad - abbiamo il maggior numero di contatori intelligenti in esercizio (Enel) e tutti questi oggetti generano informazioni in tempo reale. Le utility, la sanità e la Pa, che vale il 20 per cento del nostro fatturato in Italia, sono contesti in cui circolano milioni di dati. In ambito finanziario l'analisi delle frodi è un altro filone di grande prospettiva per le analytics. E le telecomunicazioni sono il settore che forse più di tutti cavalcherà la nuova rivoluzione della business intelligence".

L'obiettivo a breve termine della società nel Belpaese, anche bilanci alla mano, è chiaro: le soluzioni di Visual Analytics sono viste come un ulteriore fattore di spinta per un volume d'affari che nel 2012 è arrivato a circa 100 milioni di euro (comprendendo le attività di alcuni Paesi dell'Est Europa, mentre è nell'ordine dei tre miliardi di dollari quello globale) ed a cui hanno contribuito i 340 addetti in organico, i 600 clienti in portafoglio e i 500 specialisti che lavorano in modo dedicato su piattaforma Sas all'interno dei business partner. "Il 2013 – questo il pensiero di Icardi - sarà ancora un anno complesso e difficile ma il tema dei Big Data sta registrando grande interesse e importanti progettualità".

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