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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2013 alle ore 11:41.

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(Ap)(Ap)

L'Ap è l'ultimo bersaglio del gruppo di pirati informatici Syrian Electronic Army che ha iniziato l'attività due anni fa: prende possesso delle pagine sui social network di media e politici. E spesso pubblica messaggi in favore del presidente siriano Bashar al Assad. In pochi mesi ha raggiunto un'ampia platea attraverso attacchi informatici e furti d'identità nei social media.

Le incursioni contro i media
Il Syrian Electronic Army debutta nella primavera del 2011: le prime azioni sono soprattutto su Facebook. La strategia è di pubblicare ondate di commenti pro Assad. I messaggi sono così tanti che vengono cancellati e in alcuni casi obbligano alla chiusura delle pagine.
Il salto sotto i riflettori internazionali avviene nell'estate dell'anno scorso quando i pirati informatici accedono ai blog e a un account Twitter dell'agenzia stampa Reuters: diffondono post con false notizie sulla crisi siriana. Le contromisure sono immediate. Ma è un intervento che rivela abilità non comuni da parte degli hacker attivisti specializzati negli attacchi agli spazi online dei media. Colpiscono anche Al Jazeera quando prendono possesso di un blog sulla Siria e di una piattaforma per l'invio di sms. E in questo modo ottengono visibilità.

La campagna continua anche durante gli ultimi mesi. Conquistano l'account su Twitter del servizio meteo della Bbc. E poi nelle ultime settimane intensificano l'attività. Entrano nelle pagine web dell'emittente radiofonica pubblica Npr e scrivono in un messaggio: "Il Syrian Electronic Army è stato qui". In seguito accedono ai profili sul microblog del network televisivo Cbs, "60Minutes" e "CbsDenver".
L'ultima incursione contro l'Ap con la falsa notizia diffusa attraverso il suo account Twitter di esplosioni alla Casa Bianca e del ferimento del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, causa un breve contraccolpo nei mercati finanziari. E apre un dibattito sulla velocità nella diffusione di informazioni non verificate sui social media che vengono smascherate in poco tempo. Dopo l'ultima incursione è iniziata su Twitter la sperimentazione di una modalità di accesso più sicura per gli utenti attraverso un'autenticazione a due fattori.

La caccia senza fine nei social network
Nella galassia degli hacker attivisti il Syrian Electronic Army non riunisce molti alleati. Ha pagine nei social media che vengono chiuse durante controlli periodici e aperte in seguito con altri nomi. Nel momento in cui viene scritto questo articolo è raggiungibile su Twitter come "Official_SEA6" dopo che il social network ha chiuso almeno tre account collegati al gruppo di pirati informatici e varati nelle ultime ore. Anche il loro sito web risulta inaccessibile. Il Syrian Electronic Army ha iniziato più di uno scontro su internet con Anonymous quando gli hacktivist che hanno come simbolo la maschera bianca di Guy Fawkes hanno avviato campagne in Medio Oriente.

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