Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 aprile 2013 alle ore 07:43.

My24

È ormai una storia lunga 10 anni quella di iTunes che ha debuttato il 28 aprile del 2003 come iTunes Music Store. Racconta intuizioni che aprono territori inesplorati con una strategia oceano blu, capace di evitare la concorrenza diretta dei rivali e mostrare altri sentieri. Per il decennale Apple ha ricostruito il percorso dal 2003 attraverso alcune tappe significative rappresentate in una timeline visibile entro i confini della sua piattaforma digitale.

Al momento dello sbarco iTunes apre uno spazio per l'acquisto di musica: 200mila brani sono venduti a 99 centesimi di dollaro. Può contare sulla simbiosi con iPod. Ma sembrava un azzardo dopo la risonanza mondiale del caso di Napster e dei suoi cloni. A tessere gli accordi con le etichette discografiche era stato Eddy Cue, ora senior vice president per internet software and services di Apple, impegnato in lunghe ed estenuanti trattative in un periodo in cui la rete internet non era ancora vista dalle major come un'opportunità. Cue ottiene una vetrina immensa. E nel tempo assembla una macchina da soldi per la musica che ospita anche il debutto dell'intero catalogo dei Beatles in formato digitale.

L'iTunes Store ribalta le previsioni una seconda volta con le applicazioni software per i dispositivi mobili. È il 2007 e Steve Jobs ha tra le mani l'iPhone: all'inizio la previsione dell'azienda californiana era che sarebbe stata soprattutto la vetrina musicale a trainare le vendite. Altri in precedenza avevano lanciato negozi per apps, come ad esempio Ntt Docomo e Palm. Le applicazioni software arrivano presto sui display touch degli utenti. Le icone hanno gli angoli arrotondati in omaggio a Steve Jobs. È stato un successo che all'inizio ha convinto pochi tra i big delle tecnologie. Poi le altre grandi aziende sono corse ai ripari varando le loro vetrine per apps. Apple ha tagliato da poco i 45 miliardi di download delle applicazioni software dall'App Store e nel secondo trimestre fiscale ha generato attraverso iTunes 2,4 miliardi di dollari.

L'ingresso di iCloud cambia ancora lo scenario: la piattaforma sulla nuvola informatica di Apple è un punto di accesso che ha riunito 300 milioni di utenti. Ma questa volta arriva dopo i rivali nello sbarco su cloud. A cambiare sono anche le abitudini del pubblico online. Nell'ascolto della musica conquista spazio lo streaming. Secondo le voci riportate dalle agenzie di stampa il gruppo californiano ha in cantiere una webradio per l'ascolto in tempo reale: la competizione è già intensa. A guidare le strategie sarà ancora Eddy Cue, promosso ai vertici dall'amministratore delegato Tim Cook. Dopo l'insuccesso di Ping sono iniziate altre sperimentazioni con i social network: le anteprime dei brani musicali entrano nelle conversazioni degli utenti anche attraverso la social discovery di Twitter #music. Per iTunes è un'altra occasione di cambiare pelle.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi